Brambati: "Non può essere Furlani a scegliere il prossimo allenatore del Milan"

15.05.2025 19:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Brambati: "Non può essere Furlani a scegliere il prossimo allenatore del Milan"

A TMW Radio, durante Maracanà, è il momento dell'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati.

Situazione in casa Milan, come si può ripartire?
"Io se fossi Furlani mi manderei via (ride, ndr). Per tutti i danni fatti e l'incompetenza. Non è competente, non è la sua materia. Ho visto ieri la faccia di Galliani e ho saputo che avrebbe detto a delle persone a lui vicine in tribuna 'E' una sofferenza incredibile, probabilmente non vengo neanche più'. Il Bologna ha meritato, ma vista la striscia positiva mi aspettavo un altro Milan, soprattutto quando è andato sotto. Ha nelle corde delle accelerazioni. Così è una stagione fallimentare, poi non entrare in Champions per Juve, Inter e Milan è sempre un fallimento. Per la Juve se poi entra in Champions rimane un mezzo fallimento, ma al Milan c'è incompetenza. Maldini aveva capito che l'asticella andava alzata a livelli di investimenti, ma aveva comunque portato a certi livelli il Milan. Da quando è andato via lui, non vedo il Milan ai livelli che merita".

Anche su Conceicao ci saranno da fare dei ragionamenti:
"L'allenatore da chi sarà scelto? Non puoi mettere Furlani a scegliere, a dire se viene Tare o no. E' il ds che deve scegliere, non Furlani. Devi ripartire da un uomo di calcio importante, che ha appeal, personalità. So che a Tare hanno detto 'Le faremo sapere'. Ma cosa vuol dire!? Io avrei portato subito uno come lui in società. Abbiamo visto cosa ha fatto alla Lazio. E' un grande dirigente, è libero, non capisco tutto questo. E non c'è rispetto per la storia del Milan. Boban e Maldini hanno fatto la storia, hanno ricoperto ruoli di dirigenti anche facendo bene, dopo essere maturati per fare quel ruolo. Erano cresciuti questi due con Massara, che è un altro dirigente bravissimo".

Il Bologna può percorrere la strada dell'Atalanta?
"Ho sentito l'intervista di Italiano che ha detto che Sartori lo ha convinto a venire lì, lo ha convinto col progetto. Era un rischio prendere un Bologna così, con la Champions e dopo Motta, soprattutto dopo che hanno dato via tre big. Hanno fatto una stagione brillante, la Coppa Italia ti porta lustro ma la Champions ti porta dei soldi di più. Sartori è uno dei dirigenti più capaci e perbene del calcio italiano. Mai sotto i riflettori, è un dirigente e una persona onesta. Uno di una trasparenza eccezionale. Ha le carte per seguire le orme dell'Atalanta, anche se lì sono molto avanti".

Cosa ne pensa dell'inchiesta de Le Iene che ha visto protagonista Bagni?
"A me 20 anni fa succedeva la stessa cosa. Quando ho smesso di giocare e ho iniziato a fare il procuratore, sentivo genitori che erano disposti a far entrare i propri figli, tramite pagamenti, in club professionistici. E non solo in Serie C, ma anche in A. Non mi sono stupito di questo".