Italdonne, Beccari: "Vogliamo fare bene, ma senza la pressione. Girelli e Cantore due sorelle maggiori"

Dal ritiro svizzero della Nazionale italiana femminile arrivano le parole di Chiara Beccari. Ecco le sue parole riprese da Tmw: “È difficile fare paragoni, qui c'è tanta energia, tanta unione e questo ci dà la spinta per rendere meglio in campo. Quella di due anni fa è stata la mia prima esperienza in un grande torneo e me la porto dentro, ma ora sono concentrata solo su questo Europeo. Sentiamo grande sostegno e la vicinanza delle persone per questo vogliamo fare bene e dimostrare che il calcio è cresciuto e sta crescendo. Ci darà una spinta in più in campo”.
Siete consapevoli di dover fare bene per forza?
“Siamo consapevoli che le ultime due competizioni non sono andate bene, vogliamo fare bene, ma senza la pressione di rifarci di quello che è stato”.
La prima avversaria sarà il Belgio. Come vi state preparando?
“Si tratta di una squadra molto forte, con buone giocatrici che militano nel nostro campionato giocheremo a viso aperto con le nostre armi. La stiamo studiando da diverse settimane, siamo pronte e non la temiamo perché siamo consapevoli della nostra forza. Promettiamo che faremo tutto in campo per arrivare ai risultati che vogliamo, metteremo in campo forza e passione”.
A livello personale cosa si aspetta?
“È un torneo che ho voluto dopo l'infortunio degli ultimi mesi, aver raggiunta la convocazione mi dà consapevolezza nei miei mezzi e spero di contribuire al meglio per il gruppo. L'obiettivo della squadra viene prima di quello personale”.
Ha in mente un attacco ideale?
“Domanda difficile. Davanti abbiamo tutte caratteristiche diverse tra noi e il mister ci ruota anche a seconda dell'avversaria di turno. Personalmente mi so adattate alla compagna con cui gioco, mi piace sia attaccare, sia venire incontro. È difficile fare dei nomi di chi vorrei al mio fianco”.
Quanto è importante il gruppo bianconero in azzurro?
“Per me è una cosa importante come lo era all'inizio, aiuta avere al fianco giocatrici con cui ho condiviso un anno in campo e spogliatoio, mi facilita questa cosa. Girelli e Cantore mi aiutano tanto in campo e fuori, sono due sorelle maggiori e sono molto attente a come sto”.
Quando ha capito che sarebbe stata convocata?
“Ho avuto dei mesi difficili per l'infortunio, ma ci ho sempre creduto e mi sono impegnata tanto per ritrovare la condizione fisica. Sapevo che non sarebbe stata difficile e non era scontato trovare uno spazio fra tante brave attaccanti”.
C'è una rivale in particolare che vorrebbe affrontare?
“Sono tante, ma Selma Paralluelo della Spagna è quella contro cui mi piacerebbe confrontarmi e magari battere. Anche per la sua giovane età”.
Il ct Soncin ha spesso messo l'accento sulla frenesia offensiva. Vi siete confrontate su questo punti?
“Sicuramente è una cosa su cui stiamo cercando di migliorare, non l'abbiamo mai visto come un problema. Speriamo di riuscire a essere meno frenetiche e più concrete nel corso di questo torneo”.