Tudor può essere qualcosa più di un traghettatore?

"Per me non ha senso lasciare la squadra a Tudor al Mondiale per club se poi non lo si riconferma, io avrei tirato le somme a fine campionato per iniziale poi eventualmente la competizione con un altro allenatore". Le parole di Luciano Moggi inquadrano un tema che verrà visto nelle prossime settimane. Perché se è vero che con due vittorie i bianconeri saranno in Champions League, dall'altra il tecnico croato non sa ancora quale sarà il suo destino, anche con il quarto posto. "Con Tudor la squadra lotta di più in mezzo al campo rispetto al recente passato. E questo è già qualcosa di importante. A questa squadra mancano esperienza e qualità".
Di fatto bisogna capire quale possa essere la scelta di opportunità. Tra le mille difficoltà Tudor rischia di portare comunque la barca in porto, ma di non essere comunque considerato all'altezza della situazione. Perché è questo il problema attuale: avere un tecnico che non ha lo standing adatto per essere considerato come qualcosa di più di un traghettatore.
A questo punto bisogna fare delle riflessioni: chi meglio di Antonio Conte? Probabilmente nessuno, per vincere lo Scudetto. Chi meglio di Gasperini? Probabilmente nessuno, per arrivare in Champions League e fare plusvalenze su plusvalenze. Chi meglio di Tudor per la juventinità che sta comunicando in questo momento? Anche qui la risposta è più o meno la stessa. Ma devono capirlo anche i dirigenti che decideranno il prossimo futuro.