LIVE USA - Sorrisi e fatica nella seduta mattutina a Palo Alto

29.07.2013 00:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LIVE USA - Sorrisi e fatica nella seduta mattutina a Palo Alto
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Il sito ufficiale della Juventus riporta il resoconto della seduta mattutina dei bianconeri, che negli Stati Uniti stanno preparando la prima sfida in Guinness Cup contro l'Everton.
Conte sarà anche un “martello”, come amano definirlo i media, ma sa perfettamente quando ai suoi uomini va concesso anche un po’ di svago - riporta Juventus.com - Alternare al sudore qualche sorriso è fondamentale, non solo per affrontare il duro lavoro con uno spirito più leggero, ma anche per cementare il gruppo. E l’allenamento di questa mattina è la perfetta applicazione di tale filosofia. La terza giornata dei bianconeri a Palo Alto è iniziata con una buona mezz’ora di palestra. La squadra ha raggiunto il Cagan Stadium intorno alle 10.30 e ha iniziato il lavoro sul campo con un riscaldamento tecnico, a base di scambi in velocità tra le sagome.

E’ stata poi la volta del torello, utilissimo per allenare reattività e tecnica, ma anche tricipiti e pettorali, visto che, quando venivano completati dieci passaggi consecutivi, i giocatori che non erano riusciti a recuperare il pallone dovevano pagare pegno con una serie di piegamenti sulle braccia. Velocità di reazione e rapidità di movimento sono stati la base anche della successiva parte della seduta, con i giocatori con la pettorina verde impegnati a inseguire e “catturare” quelli in maglia gialla, costretti a loro volta a scappare dall’assillante marcatura. E mentre correvano per il campo, ai bianconeri è scappato più di un sorriso: l’esercizio del resto era decisamente divertente, così come la breve “crossbar challenge”, per dirla all’americana, che ha visto i bianconeri tentare di centrare la traversa da metà campo. Lo svago non è durato più di un quarto d’ora, ma è stato sicuramente prezioso per i giocatori, specie visto che, terminato il momento ludico, ad attenderli c’erano le massacranti ripetute: chi le aveva già sostenute a Chatillon ha affrontato “solo” le serie sui 100, 80 e 50 metri, mentre ai Nazionali, che hanno iniziato da poco la preparazione, è stato servito il menù più ricco, con le corse sui 300 metri a farla da padrone. Inevitabile che, a fine seduta, i sorrisi abbiano lasciato il posto a smorfie di fatica. Ma per costruire una squadra vincente servono entrambi.