La nuova parola d'ordine. Correre e lavorare! La disonestà di chi fa passare la Juve beffata dalla vicenda Lukaku

27.08.2023 00:13 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
La nuova parola d'ordine. Correre e lavorare! La disonestà di chi fa passare la Juve beffata dalla vicenda Lukaku

Partita dopo partita, minuto dopo minuto. Dovrà essere vissuta cosi la stagione della Juventus, mai come quest’anno, fissando l’obbiettivo di volta in volta. Lavoro, sacrificio, sudore e corsa, già quel “ correre” che Allegri ha sottolineato più di una volta nel corso delle sue conferenze stampa. Un concetto nuovo ma basilare, se hai meno qualità di un tempo, e questo è sotto gli occhi di tutti, puoi e devi sopperire con altre armi. Quali? La voglia di rivalsa, l’intensità, la concentrazione massima e il lavoro.

Sembrano tutti aspetti inediti, che ci riportano indietro ad una Juve che fu, quella dei primi due anni di Conte, ben sapendo però che non possono e non devono esistere paragoni. Sono passati troppi anni, sono cambiate troppe cose. Udine ha tracciato una linea? Troppo presto per dirlo, ,ma attendiamo la partita di questo pomeriggio per poter, speriamo, aggiungere un altro piccolo tassellino. Passo dopo passo, gara dopo gara. La Juve è e sarà questa, a meno di clamorosi colpi di scena nelle ultimissime ore di mercato.

Completa? No, manca certamente qualcosa, competitiva? Si, se ognuno farà la propria parte. Ecco perché anche quei piccoli incidenti di percorso di alcuni, vedi i “ ritardi” congeniti di Kean, debbono essere eliminati. Niente di grave, ma serve la compattezza del gruppo, la voglia di tutti, serve curare il dettaglio, il particolare. Dove non arriva il campione, arriva la squadra, e in questo fanno ben sperare anche le esultanze di rabbia di Chiesa e Vlahovic a Udine. I due attaccanti che alla fine resteranno alla Juve, aspetto sul quale nessuno, o pochi, avrebbe scommesso ad inizio giugno. Il tesoretto sul quale si dovrà costruire la stagione, sulle loro qualità ma anche sulla necessaria voglia di riscatto.

E sia chiaro: non c’è Juve beffata, non c’è sconfitta di Giuntoli, come qualche ossessionato, da Napoli ma non solo, vuol fare credere. Giuntoli ha tenuto il punto, il Chelsea non ha accettato e alla fine ha aperto all’”amica” Roma al prestito pur di non tenersi il giocatore. Lukaku sarebbe servito alla Juve? Forse si, ma mai, almeno per il sottoscritto alle condizioni dettate dal Chelsea che prevedevano la “ svendita “ di Dusan.

Giova pure ricordare, a chi in malafede attacca ogni cosa che succede in casa bianconera, che la vera beffata della situazione Lukaku, si chiama Inter, ma servirebbe troppa onestà intellettuale nell’ammetterlo. Passi se lo fanno i tifosi, più grave è la narrazione di alcuni “ addetti ai lavori” ormai a caccia di click o visibilità. E sappiamo, parlare della Juve fa sempre notizia. Non ti curar di loro ma guarda e passa, diceva il sommo Dante. Ecco, forse anche alcuni tifosi juventini dovrebbero cominciare a seguire i versi della Divina Commedia.