Inter, Brescia, Novara, Rimini, Turris e Taranto: trova l'intrusa. Doppia Curva, da Giletti nuovi elementi: cosa fa la Procura federale? Dai titoloni su Agnelli al silenzio su Zanetti...

23.05.2025 00:16 di  Luigi Schiffo   vedi letture
Inter, Brescia, Novara, Rimini, Turris e Taranto: trova l'intrusa. Doppia Curva, da Giletti nuovi elementi: cosa fa la Procura federale? Dai titoloni su Agnelli al silenzio su Zanetti...

Un anno fa, il 22 maggio 2024, Oaktree annunciava con un comunicato l’escussione del pegno che sanciva il passaggio di proprietà da Zhang. Nel documento si leggeva:  

“Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, LP (“Oaktree”) sono proprietari di FC Internazionale Milano (“Inter” o il “Club”). Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro. Nel Maggio 2021, con l’Inter che si avviava a registrare perdite finanziarie record per l’esercizio finanziario 2020/2021, Oaktree ha fornito alle holding dell’Inter le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del Club e continuare così ad operare, garantendo anche il pagamento di giocatori e dipendenti”.

Ripensando ai motivi che hanno portato alle rapide penalizzazioni di club come il Brescia in serie B o come Novara, Rimini, Turris e Taranto in Serie C, il fatto che un club non abbia restituito un prestito di 395 milioni, grazie al quale sono stati garantiti sopravvivenza e successi, non abbia comportato alcuna conseguenza dopo dodici lunghi mesi, in effetti, può far riflettere. Soprattutto se aggiungiamo che per questioni di bilancio legate alle plusvalenze ritenute fittizie (però non ditelo a Orsolini, Mandragora, Dragusin e compagnia), la Juventus è stata invece giudicata in poche settimane e penalizzata con danni per un centinaio di milioni. E lì c’erano solo intercettazioni, qui ci sono comunicati ufficiali e un pignoramento.

Ma non è solo questo. Il servizio andato in onda nell’ultima puntata di “Lo stato delle cose”, trasmissione condotta da Massimo Giletti, ha riportato alla luce le implicazioni dell’inchiesta Doppia Curva in casa Inter, con nuovi elementi che fanno apparire ancora più irrisori i provvedimenti presi lo scorso 1 maggio dalla Procura Federale nei confronti dei tesserati nerazzurri. E’ stato chiarito di che dimensione criminale fosse il capò ultrà della Curva Nord Antonio Bellocco, legato a una potente cosca calabrese e barbaramente ucciso da Beretta, ora collaboratore di giustizia. Ed è emerso che Bellocco abbia avuto con certezza contatti diretti con il vice-presidente nerazzurro Zanetti. Forse più di uno, al contrario di quanto dichiarato dall’ex capitano dell’Inter. Ed è emerso anche in questo caso che è difficile che i vertici societari potessero non sapere chi fossero i personaggi con cui si incontravano o con cui erano al telefono.

Eppure nulla si muove, mentre a Foggia la società viene commissariata per sottrarla alla pressione dei clan. Il fatto è che a fronte di un’indagine giornalistica come quella di Giletti, ci si sarebbe aspettata una risonanza mediatica consona alla gravità del tema in questione, da qualsiasi parte lo si voglia guardare. Invece, silenzio. Questa volta. Perché invece abbiamo ancora negli occhi le pagine dei giornali che al tempo dell’indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva della Juve, titolavano “C’è un mondo di mezzo tra la Juve e la ‘ndrangheta” con foto di Andrea Agnelli in bella mostra. Andrea Agnelli che non ha mai avuto contatti diretti con i criminali in questione e che, soprattutto, ha denunciato facendo partire le indagini. Chi non vuol vedere, continui a vivere nella sua dimensione. Ma per gli altri dovrebbe iniziare ad accendersi una lampadina nel cervello.