Chelsea, Maresca: "Per noi il Mondiale per Club vale quanto, se non più della Champions"

Dopo lo storico trionfo nel Mondiale per Club, Enzo Maresca ha analizzato con lucidità ed entusiasmo la prestazione del suo Chelsea, autore di un netto 3-0 contro il Paris Saint-Germain. Un successo che consacra la squadra londinese e segna un momento significativo anche per l’allenatore italiano, alla sua prima stagione sulla panchina dei Blues.
Maresca ha sottolineato quanto rispetto nutrisse per il PSG e per il suo allenatore, ma ha spiegato che il Chelsea è sceso in campo con la ferma intenzione di vincere: "Ho preparato questa partita per vincere, ma non mi aspettavo un risultato così netto". La chiave è stata la mentalità: "Bisognava far capire ai giocatori che eravamo lì per vincere, non per fare presenza".
Un plauso particolare è andato a Marc Cucurella, definito "fenomenale", non solo per la sua prova in campo ma anche per il contributo all'interno dello spogliatoio: "È uno di quelli che animerà la festa". Riguardo al piano tattico, Maresca ha rivelato come la fascia sinistra fosse stata individuata come punto debole del PSG, e la strategia ha funzionato perfettamente: "Alla fine puoi dare un piano, ma sono i giocatori che lo devono eseguire".
Grande soddisfazione anche sul piano personale. Il tecnico ha ribadito il suo approccio umile e il desiderio di crescere costantemente: "Cerco sempre di imparare. Il talento non basta, ci vuole sacrificio, e tutto dipende dai calciatori". Sul torneo ha espresso parole forti: "Per noi questa competizione vale quanto, se non più, della Champions League. È il torneo dei migliori club del mondo, ed è un orgoglio averlo vinto".
Tra i protagonisti della finale, Cole Palmer ha ricevuto parole di lode: "Queste sono le partite in cui ci aspettiamo che emerga, e lo ha fatto". Menzione anche per João Pedro, autore del terzo gol e sotto osservazione della Seleção: "Il CT saprà cosa fare con lui, ma se è con noi è perché è molto bravo".
Infine, sulla presenza di Donald Trump, Maresca ha svelato che l'ex presidente degli Stati Uniti si è congratulato con la squadra: "Non abbiamo parlato a lungo, ma ha condiviso il momento con noi. I ragazzi hanno continuato a festeggiare". Quanto alla tensione finale, l’allenatore ha minimizzato: "Non mi sono accorto di nulla, ero impegnato a salutare i giocatori".