Abodi: "Inizieremo un confronto per la gestione dei diritti tv. Sugli stadi..."

14.07.2025 18:40 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Abodi: "Inizieremo un confronto per la gestione dei diritti tv. Sugli stadi..."
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«Ad ogni vittoria c’è stata una celebrazione, sono convinto che non mancherà. Il tema è trovare un punto di incontro tra l’agenda delle istituzioni e quella sportiva di Sinner; quando lui vorrà saremo pronti ad accoglierlo e ad abbracciarlo». Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento, è intervenuto aprendo alla possibilità di celebrare il trionfo di Sinner a Wimbledon con un incontro con la premier, Giorgia Meloni, o con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Poi, sull’assenza delle istituzioni alla finale, Abodi ammette di aver vissuto il successo «a distanza, perché rispetto ad altre volte non sono andato. Capita anche a un ministro di aver bisogno di fermarsi e di dover passare una giornata con la famiglia. Non c’era nessun membro del Governo, non c’erano le istituzioni e ce ne dispiace, sarebbe stato bello essere presenti. La cosa più importante è celebrare la vittoria di Sinner». 

Tornando all’emozione del successo, il ministro sottolinea come questo trionfo sia stato «fantastico, è il sogno dei sogni in cui non possiamo che ritrovarci tutti e di una disciplina di trascinare una nazione in una vittoria non solo sportiva ma di un modello comportamentale. Sinner è un personaggio che sfiora la perfezione, in lui c’è anche il grande insegnamento della cultura della sconfitta». 

Infine, sulle Finals di Torino, Abodi sottolinea come «il decreto prevede che ci sia un rapporto strutturato tra la federazione e Sport e Salute che rappresenta le politiche sportive come braccio operativo del governo. Mi auguro che la convenzione possa essere strumento che garantisca centralità della federazione stessa e Sport e Salute che può consentire la promozione all’esterno del perimetro sportivo di questo avvenimento in tutta Italia». 

Il ministro ha parlato anche del rapporto con con il nuovo presidente del Coni, Luciano Buonfiglio: «Ci sentiamo praticamente tutti i giorni, ci conosciamo e c’è una stima che dura da 25 anni. Abbiamo una visione comune dello sport e rispetto reciproco, da parte mia del rispetto dell’autonomia, da parte sua del lavoro di Governo. Abbiamo un’agenda fitta e sono convinto che faremo bene».  

Parlando delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, invece, Abodi ammette come «mancano circa 200 giorni, siamo quasi alla volata finale dove tutto deve funzionare. Lavoriamo per essere pronti quando è necessario, sono convinto che sarà un evento straordinario. Abbiamo grande sintonia tra soggetti coinvolti, poi tutto passerà nelle mani degli atleti. Quello che mi interessa è l’eredità che queste Olimpiadi lasceranno, penso positivo e credo che saranno grandi Giochi, anche se non a tutti farà piacere. Devono essere un modello di gestione sano, è fondamentale che il bilancio sia a saldo zero con l’equilibrio che testimonia capacità italiana di far quadrare i numeri». 

Poi, a proposito del tema del superamento del Decreto Dignità: «Se ne parlerà, è un argomento che merita un approfondimento non ideologico. C’è grande preoccupazione su come arginare efficacemente la piaga sociale della ludopatia; questo rappresenta un riferimento sociale forte che non può essere superato di slancio e sono convinto si possa trovare una soluzione per contemperare le esigenze degli organizzatori degli eventi con le necessarie attività di contrasto alla ludopatia. In autunno inizieremo a ragionare». 

Poi, sulla riforma della legge sui diritti tv, anticipata da Calcio e Finanza, il ministro sottolinea come «abbiamo inviato agli altri ministeri la prima bozza, un testo è uscito indebitamente, sarebbe bastata una telefonata per evitare la polemica. Si inizierà un confronto per gestire i diritti audiovisivi, sulla mutualità di sistema e sullo sviluppo delle infrastrutture perché lo sport che viene vissuto in TV deve coordinarsi con lo sport che viene vissuto dal vivo». 

Mentre sul commissario stadi è certo che «l’opinione pubblica verificherà nel tempo quanti impegni che ho assunto verranno rispettati, mi sia concesso il tempo per poterlo fare bene. Entro l’autunno del prossimo anno verranno indicati gli stadi, che saranno frutto dell’intraprendenza dei club, della collaborazione delle amministrazioni comunali e anche della capacità del commissario di armonizzare gli interessi e velocizzare l’iter amministrativo trovando anche il supporto degli strumenti finanziari che stiamo configurando con il Mef. Sarà un gioco di squadra».