Italia Femminile, Cantore: "Contro la Norvegia alla pari, non abbiamo niente da perdere"

L'attaccante dell'Italia Sofia Cantore ha parlato dal ritiro di Weggis soffermandosi sul momento d'esaltazione per il primo traguardo ottenuto e rivolgendo poi lo sguardo alla sfida contro la Norvegia nei quarti: “Il fatto di esserci qualificate ai quarti ci ha dato energia positiva, ci stiamo preparando come per le altre sfide curando ogni dettaglio. La nostra testa sogna in grande fin dall'inizio della competizione, ma quando raggiungi un piccolo traguardo come questo pensi a fare un passo ancora in avanti. C'è massima concentrazione e al di là dei tatticismo dobbiamo metterci tutto il cuore che abbiamo. Ne abbiamo tantissimo e l'abbiamo dimostrato in questo percorso. Al di là della preparazione abbiamo carattere come squadra e ora sarà importante tirarlo fuori in queste gare a eliminazione diretta. E lo faremo vedere”.
Come si affronta la Norvegia?
“Abbiamo avuto la fortuna di incontrarla due volte con Soncin, ci stiamo preparando sui nostri punti di forza, loro sono una bellissima squadra, con individualità importanti sarà importante essere perfette dal punto di vista tattico e provare a farle male quando ne avremo l'occasione. Abbiamo imparato che dobbiamo avere più sicurezza nel giocare, non dobbiamo avere paura di fraseggiare fra noi perché così possiamo poi fare male”.
Con la Spagna sei stata più nel vivo del gioco. Merito del modulo diverso?
“Mi sono analizzata, come persona sono molto autocritica, ed è vero che ho fatto fatica nelle prime due gare, mentre contro la Spagna, partendo più bassa mi sono trovata meglio, ho avuto più spazio da attaccare e forse in testa avevo l'idea che avrei dovuto sfruttare ogni spazio che avevo davanti, ma non è una questione di modulo, non ce n'è uno in cui mi trovo maggiormente a mio agio”.
Avete visto Sinner ieri?
“La sua partita è iniziata che noi stavamo iniziando l'allenamento, dopo abbiamo fatto il tifo, ma poi c'è stato un problema e stavamo impazzendo perché non riuscivamo a vederla in tv. Ma alla fine abbiamo esultato”.
Senti il peso dell'essere giocatrice copertina per il tuo trasferimento negli USA?
“Mi dava un po' fastidio essere un po' al centro dell'attenzione prima di un evento così importante, però è normale e sarà sempre più normale per noi che lottiamo per una maggiore visibilità. Sono cose nuove e bisogna abituarsi a questo, a essere al centro dell'attenzione, ma ho sempre cercato di restare concentrata. Non penso al fatto che debba partite e sto cercando di vivere tutta questa esperienza. C'è pressione perché c'è tanta aspettativa, ma non poi al fatto che debba andare negli USA”-
Cosa manca per diventare più concrete?
“Ci è mancata un po' di concretezza, ma in campo internazionale è la chiave di tutto perché magari non ti capitano tante occasione e quando ti capitano vanno sfruttare al massimo. Quando faccio gol non è per ché ci penso, ma perché mi viene è una cosa istintiva, sarebbe più spaventoso se non creassimo occasioni, insistendo arriveranno anche i gol”.
Che Italia vedremo con la Norvegia?
“Probabilmente potevamo esprimerci meglio finora, non siamo riuscite a fare un gioco bellissimo, ma siamo tranquille e sappiamo che ci sono delle qualità importanti in rosa. Nella prossima partita, al di là del punto di vista tattico, ci metteremo più carattere e speriamo anche di giocare bene”.
L'aver raggiunto il primo obiettivo può sbloccarvi mentalmente?
“Da adesso in poi dobbiamo giocare più leggere possibile, nulla da perdere e anche la prossima partita dovremmo cercare di lasciare da parte la tensione e giocare e basta. Così ci possiamo esprimere meglio, questa qualificazione può portarci a giocare ancora meglio la partita”.
Vi sentite favorite?
“Abbiamo pareggiato due volte, anche i risultati non hanno dichiarato una favorita. Non ci sentiamo favorite, ma sappiamo di potercela giocare alla pari perché consapevoli della nostra forza e della loro. Dovremo stare attentissime e gioca
C'è qualche gesto scaramantici in gruppo?
“Siamo molto scaramantiche, ma non me la sento di raccontare. Sono delle cose nostre che facciamo prima della partita, niente di che comunque”.
Quanto è importante avere il sostegno del pubblico?
“È stata una cosa che fa molto piacere, noi vediamo anche i tifosi delle altre squadre sui social con questi tifosi che riempiono le strade. Ma mi ha colpito piacevolmente vedere lo stadio con tante maglie azzurre, ti fa sentire un po' più a casa e ti carica. Spero sia così anche mercoledì”.