IL SANTO DELLA DOMENICA - Quando le idee sono migliori dei nomi. Le preoccupanti parole di Pogba non fanno stare sereni per il futuro

18.06.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Quando le idee sono migliori dei nomi. Le preoccupanti parole di Pogba non fanno stare sereni per il futuro
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E’ ufficiale, il calcio italiano ha più di un problema. Nonostante le parole di ottimismo rilanciate dal signor Gravina, nonostante le 3 finali, tutte rigorosamente perse, e nonostante una nazionale che continua a rimediare figure pessime in giro per il mondo. Il castello di cartone ha fatto presto a piegarsi su sé stesso, e all’apertura delle famigerate buste per l’assegnazione dei diritti televisivi, sono arrivate le spiacevoli soprese. La cifra auspicata di oltre un miliardo non è stata neppure sfiorata, la tanto agognata offerta da parte di Amazon, il brodcaster che ha maggiore possibilità di spesa, non è  arrivata. Tutti a bocca asciutta insomma, a confermare lo scarso appeal di un calcio che può si  vantare il meraviglioso Napoli, la spettacolare Lazio, la fantasmagorica Inter e l’inarrivabile Roma, ma che senza i denari spesi dalla Juventus, e soprattutto senza i tifosi bianconeri, andrà poco lontano.

Attenzione, meno soldi arrivano dalla televisioni e meno soldi andranno anche alla Juve, questo è ovvio, e dunque il danno sarà complessivo. Ma il segnale lanciato è chiaro, le disdette arrivate in massa nel corso della stagione, e non soltanto dai sostenitori bianconeri, hanno avuto un peso importante nella formulazione delle offerte per i prossimi anni. Adesso la vicenda verrà seguita dal “ duo delle meraviglie” Lotito e De Laurentis, a cui spetterà il tentativo di far alzare al massimo l’offerta. Come dire, adesso siamo davvero in una botte di ferro, con i soldi che zampilleranno per tutte le società italiane.

In questo scenario la Juventus, in attesa che l’ostaggio Giuntoli venga liberato, ha iniziato un lavoro di sondaggi e idee sostenibili. In attesa di capire quali saranno le cessioni eccellenti, tutti, e non solo alla Juve, hanno il cartellino con il prezzo esposto, si pensa a mettere a posto i tasselli principali. Nell’ambito delle idee rientra il nome di Castagne, esterno ex Atalanta reduce da un’esperienza in Premier, quello di Zaniolo, talento ancora inespresso, mentre la conferma di Milik è una buona operazione se consideriamo il rapporto qualità prezzo. Non può essere un'idea invece, sempre che la notizia sia confermata, la richiessta di Chiesa di un contratto da 8 milioni l'anno. Federico, che personalmente spero possa diventare un riferimento della Juventus del futuro, deve ancora dimostrare molto, soprattutto dopo il brutto infortunio che lo ha bloccato per più di un anno. Vero che in questo calcio ormai contano solo i soldi e non più la riconoscenza, ma riflettere su un rinnovo non vuol dire sparare cifre che ad oggi non corrispondono alla realtà.    

I nomi fatti non accendono le fantasie dei tifosi, ma la realtà almeno per i prossimi mesi sarà questa, e non è detto che il risultato finale sia per forza peggiore di quello avuto sino ad ora. Il mercato dello scorso anno, infarcito di nomi, ha prodotto meno di zero, con Di Maria venuto a preparare il mondiale, Paredes non pervenuto se non per qualche rissa e Pogba..che ci racconta adesso di essersi fatto male più a livello mentale che non fisico. Tutte scommesse perse di cui due già tornate indietro, mentre sul francese pesa un contratto di altri tre anni a cifre folli. Sinceramente le parole del centrocampista aprono uno scenario di difficile lettura: quale giocatore avremo tra poco più di un mese? Quello ancora vittima di problemi extra campo importanti, o libero dai fantasmi che lo hanno bloccato per una stagione intera? Ma soprattutto non si commetta l'errore di basare su di lui il centrocampo che verrà. Pogba sarà un lusso in più, non la certezza costante. Continuo a pensare che un bel tavolo di discussione per programmare il futuro assieme sarebbe la cosa più giusta da fare, ma naturalmente servirebbe la volontà del giocatore di sedersi a discutere, cosa che evidentemente oggi non c'è .

In attesa di Giuntoli, avanti con il mercato delle idee, idee che possono fare decisamente meglio dei nomi.