Morata, voglia di tradire la "Signora": ecco perchè la Juve non deve strapparsi i capelli

La storia, purtroppo, si trascina dal momento del suo arrivo a Torino, datato luglio 2014: la Juventus presenta Alvaro Morata, attaccante della nazionale spagnola, acquistato dal Real Madrid per circa 20 milioni di euro. Gran colpo di Marotta, gran talento dicono tutti, ma c'è un problema: il club spagnolo si è riservato il diritto di riportare Morata alla base per 30 milioni di euro alla fine della stagione 2015-2016, o di quella 2016-2017. La tanto temuta clausola di "recompra". Ed è proprio questa clausola che sta condizionando il rendimento in bianconero del centravanti iberico. La prima stagione di Morata a Torino è certamente buona, parte da riserva di Llorente per poi togliere il posto all'amico-collega, e chiude con 46 presenze stagionali e 15 gol, 5, tutti importantissimi, in Champions League.
L'ombra della clausola di "recompra" pare essere più lontana, Morata sembra essere pienamente convinto del progetto Juve, e riparte in vista della prossima stagione, quella attuale, dove, però, complice anche la partenza di Tevez, e gli arrivi di Dybala e Mandzukic, lo spagnolo perde il posto da titolare, gioca forse un po' troppo per se stesso, e, nel frattempo, comincia un po' a ripensare alla Spgna, al Real, la squadra della sua città. Lo stesso Morata ha ammesso ieri di sentire spesso Butragueno, uno di quelli che, a Madrid, lo rivorrebbe subito in rosa, di considerare la possibilità di tornare a giocare nella Liga, definendola "concreta": il tradimento nei confronti della "Signora", insomma, è possibile, ma la Juve, probabilmente, non si strapperà i capelli per questa possibile perdita. Morata è considerato una promessa del calcio mondiale, è vero, ha certamente grandi qualità in progressione, ma con i 30-35 milioni che incasserebbero dal Real, i bianconeri potrebbero puntare su altri bomber di giovane età, inseguire la pista Cavani (il suo fratello-agente ha già aperto ad un possibile trasferimento del giocatore a Torino), o puntare quel grande trequartista (Isco? Pastore? Oscar?) che potrebbe permettere ad Allegri di mettere in scena il 4-3-1-2, suo modulo preferito. Se Morata ha "dubbi", insomma, forse sarebbe meglio pensare ad una seperazione a fine stagione, per permettere al ragazzo di potersi misurare nuovamente con la squadra, forse, dei suoi sogni, e per permettere alla Juventus di avere in rosa giocatori convinti al 100% del progetto portato avanti da Agnelli e Marotta, un progetto che, certamente, guarda, più che all'Italia, all'Europa, alla possibilità di avvicinarsi sempre di più ai "colossi" Barcellona, Real e Bayern e cercare di portare a casa la Champions League nei prossimi anni.