Il Giornale - Claudio Brachino: "Difendo il mito Buffon e il suo umano eccesso"

Non è un tifoso juventino, come ha precisato in coda al suo articolo, eppure Claudio Brachino, direttore di Videonews Mediaset, è voluto intervenire con un lungo editoriale sul quotidiano Il Giornale per difendere Gigi Buffon dalle feroci critiche post-Bernabeu. Ecco un significativo estratto: "Ebbene sì, difendo Buffon. Dagli anti-juventini ma anche dagli juventini, dai saccenti e dai formalisti, dai moviolisti, dagli ipocriti e dai colleghi che hanno fatto dell’odio bianconero una sorta di identità perennemente in contrapposizione, un po’, mutatis mutandis dal leggero al tragico, come i carrieristi dell’antimafia secondo Sciascia. Difendo Buffon che con il suo sfogo sbracato dentro e fuori il campo dopo il rigore concesso al Real, ha fatto vendere copie, aumentato gli ascolti, animato i siti, alimentato la cattiveria dei social. Perché ha fatto bene all’anemia editoriale e giustificato per tante ore l’insussistenza di molti.
Difendo Buffon l’Italiano e soprattutto la sua fragilità di uomo. Mi piace la passione che prende il sopravvento sulla forma, l’umanità che se ne infischia del Divino, l’Olimpo che scende a pianterreno, lo Zeus dei portieri, l’eroe nazionale, il campione mundial, lì che urla come un pazzo, che si fa espellere, che va davanti alle telecamere con la camicia aperta, la barba incolta, l’occhio chiaro spiritato e dice che l’arbitro ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore e che, dài facciamola finita, alla fin fine non capisce un c… (...) . Rigore sì, rigore no, ma chissenefrega! Un po’ come separare il vero dal falso nelle grandi storie d’amore. Lì c’è un uomo che sta per dare l’addio al calcio, come e quando non mi compete e qui non mi interessa. Soprattutto sta per dare l’addio a una Champions che non ha mai vinto e che stava per riprendere la via di Torino, intendo almeno le semifinali (...)".