ESCLUSIVA TJ - Lorenzo Marronaro: "Stadi obsoleti, giocare in certe condizioni è troppo rischioso"

13.02.2012 16:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Lorenzo Marronaro: "Stadi obsoleti, giocare in certe condizioni è troppo rischioso"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex bomber del Bologna Lorenzo Marronaro, oggi procuratore, interviene in esclusiva per TuttoJuve.com. Quella che poteva essere una sfida importante per la sua ex squadra alla fine è stata rinviata causa maltempo.

Lorenzo Marronaro, Bologna-Juve alla fine non si è giocato. Giusto così, alla fine

“Ricordiamoci oltre ai ragazzi che scendono in campo della gente, costretta a seguire una partita al gelo. Purtroppo nel caso del calcio italiano ci sono stadi che definirli obsoleti è un complimento. Ovvio che in questo periodo molte partite dovrebbero essere sospese, ma essendoci le tv di mezzo a volte non si può fare a meno e si gioca”.

Lei il Dall’Ara lo conosce bene, ne è stato il beniamino ai negli anni ’80. Ha particolari ricordi di partite giocate in condizioni climatiche avverse?

“Ricordo di aver giocato in situazioni ben  difficili, soprattutto non dimenticherò mai un Bologna-Roma del 1989, fu la partita in cui si sentì male Lionello Manfredonia. Ci fu un contrasto fra io e lui e dopo poco lo vidi accasciarsi per terra. Ricordo che era l’ultima partita prima della pausa invernale e sebbene c’era bel tempo faceva un freddo pazzesco, con la temperatura che registrava -5°C. Per questo dico che non è giusto far rischiare gli atleti in queste condizioni né i tifosi che stanno sugli spalti”.

Intanto con le gare rinviate la gestione dei recuperi, con le coppe europee che entrano in scena, diventa sempre più complicato. Non converrebbe riformare i campionati diminuendo il numero delle partecipanti in Serie A?

“Un campionato ad esempio a 18 squadre sarebbe meglio anche per gli eventuali recuperi. Ma questo dovrebbe quasi bloccare le promozioni dalla B oppure far aumentare le retrocessioni e non so come ne escano fuori. Credo che, gira e rigira, qualcuno scontento ci sarà sempre”.

Fra le possibili date del recupero c’è quella del 7 marzo. Lei che ricordi ha da avversario dei bianconeri?

“Mi ricordo che affrontare la Juve di quei tempi era difficile, perché vinceva dappertutto. Personalmente non ho un bellissimo ricordo delle sfide con i bianconeri perché mi capitò anche di sbagliare un rigore contro di loro. Per noi attaccanti affrontare la Juve di quel periodo era davvero dura”.

È cambiato tanto il calcio dai suoi tempi ai giorni d’oggi?

“Per un attaccante segnare era molto difficile, basti pensare si vinceva la classifica i serie A con 15-16 reti, adesso se ne segnano più del doppio. Consideriamo però che i palloni sono differenti, gli autogol non vengono più assegnati e si giocano più partite ma livello difensivo era molto più alto. Si marcava a uomo ed eludere i difensori è molto più difficile. A zona, invece,  basta fare i movimenti per bene e tagli fuori la linea arretrata. E se hai magari un centrocampista di qualità alla Pirlo è molto più facile per un attaccante fare gol”.

Cosa si aspetta da Bologna e Juventus in questo campionato?

“Credo che il Bologna possa arrivare a una salvezza tranquilla. Ci sono tutti i presupposti e il suo obiettivo è non avere problemi con la zona calda. Alla Juve tanto di cappello perché è stato fatto un lavoro d’equipe straordinario. Meritano la posizione in classifica che hanno e credo che rispetto al Milan siano in questo momento avvantaggiati”.

Che idea ha del calcio di oggi?

“Sono deluso per le ultime vicende del calcioscommesse che non fanno certo bene al nostro calcio e per uno che appartiene a un’altra generazione rimane un po’ di amarezza”.