Rosucci: "Sono torinese e juventina un orgoglio indossare questa maglia. Siamo un bel gruppo"

Martina Rosucci ha parlato ai microfoni di Jtv. TuttoJuve.com ha riportato la sua intervista:
Qual è stata la tua reazione quando sei stata chiamata dalla Juve?
"Sicuramente è stata una reazione di sorpresa mista a felicità. La Juve è entrata veramente velocemente e non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare che la Juve sarebbe stata una squadra di Serie A che mi hanno subito chiamata e quindi ho avuto la gioia di essere una delle prescelte. Io poi sono juventina, sono di Torino, quindi per me è stato un ulteriore orgoglio. E ovviamente unita alla felicità e all'orgoglio c'è anche un senso di responsabilità che ti da questa maglia, tutte sensazioni positive".
Il numero 8 che richiama per tutti gli juventini una persona molto conosciuta...
"Si senza dubbio Claudio Marchisio è il numero 8 della Juventus centrocampista e tra l'altro penso sia uno dei simboli di questa società. E per quello che ha rappresentato lui fin dal settore giovanile fino alla prima squadra, ma anche per lo spirito che ha sempre in campo, è il mio idolo. Mi è stata data la possibilità di scegliere e quindi ho scelto questo numero che mi lega a lui, ma è anche molto importante per me perché è il numero che mi lega al mio fratello gemello. Perche l'8 nella sua forma ha un significato particolare per noi quindi non è una scelta a caso".
Che Gruppo si sta formando?
"Un gruppo giovane ed eterogeneo, con tante ragazze straniere. Però devo dire che nonostante siamo insieme da poco e proveniamo da società diverse siamo veramente ad un buonissimo punto di partenza. In pochissimo tempo siamo riuscite a creare un'amalgama che non è facile neanche trovare dopo mesi e anche anni con alcuni gruppi. Quindi sono molto contenta e molto positiva.
Che rapporto hai con Rita Guarino?
"Il mister sicuramente dà un’impronta ben precisa alla squadra. Lei è una maniaca dei dettagli e ci fa lavorare moltissimo su questo, perché poi alla fine sono quelli che fanno la differenza e poi lavora moltissimo e sull'aspetto caratteriale. Lei ce lo dice sempre vuole una squadra che da l'anima. Quindi ovviamente hai una carica in più. Siamo tutte e due di Torino, la conosco da un po' di tempo, mi ha allenato per qualche mese con la Nazionale Under 17, e con lei ho un rapporto di rispetto e stima".
Ti chiede qualcosa dal punto di vista tecnico?
"Si in base alle partite mi richiede sempre qualcosa di diverso. In base ovviamente anche all'avversario, in particolar modo, sulle scelte ci guida molto. Cerca di farci lavorare sul dettaglio e poi vuole una squadra aggressiva e volta all'attacco. Io sono in un ruolo dove comunque devo prendere delle decisioni. Quindi lei lavora appunto per farci arrivare a prendere delle decisioni il più in fretta possibile".
Sei ovunque in campo...
"Si mi piace molto correre e a centrocampo è necessario. Sono una giocatrice che svaria molto diciamo che mi piace essere nel vivo del gioco se la palla non mi arriva per più di un tot cerco di andare a prendermela. Quindi probabilmente è per questo che vado in posti dove non compete a me".
Cosa hai pensato quando hai segnato il primo gol?
"Devo essere sincera durante la partita non ci ho pensato. Per me era sinceramente un gol che ci stava portando in vantaggio. A fine partita mi hanno detto hai segnato il primo gol della storia della Juventus. Poi effettivamente ci ho pensato e ho detto è vero! In quel momento mi sono un po' emozionata e ho pensato che era qualcosa di importante. Ne sono felice perché ho questa maglia addosso e sono nella mia città".
Non ti eri preparata un'esultanza...
"Sono una persona molto calorosa e molto di pancia e pensare anche solo di poter pensare anticipatamente ad un'esultanza... Mi lascio guidare da ciò che mi accade dentro quindi sono abbastanza impulsiva nelle esultanze non credo riuscirei a prepararmi qualcosa prima".
Gol ma anche assist...
"io preferisco fare gli assist sto passarla la palla anche perché il centrocampista deve occuparsi di quello, devo dire che fare l'assist mi dà una sensazione particolare".
C'è un gesto in particolare che vorresti fare in partita?
"Diciamo che quando guardo la televisione mi piace tantissimo il gol al volo di collo pieno da fuori area chissà se un giorno mi capiterà".
La prima partita c'è stato il giusto atteggiamento contro un avversario non facile...
"Assolutamente no l'Atalanta è un avversario assolutamente non facile e in quel campo li poche squadre riescono a vincere. Quindi avercelo come prima partita ed esserci tolti questo dente secondo me è importante. A me personalmente è piaciuto molto, ma che è piaciuto anche al mister, l'approccio da subito siamo entrate in campo con l'atteggiamento giusto con la voglia di incanalare subito la partita in una direzione giusta. Infatti il gol non a caso è arrivato dopo 7/8 minuti e credo che l'approccio, l'aggressività e l'atteggiamento sia mentale per una squadra, perché è quello che poi tu riesci a trasmettere all'avversario, serve anche a fare del pressing psicologico".
Che tipo di campionato ti immagini?
"Da quando gioco in Serie A è il più equilibrato di tutti. Ci sono secondo me Brescia, Fiorentina e Juventus, perché sencondo me abbiamo qualcosa in più, però ci sono molte squadre che daranno filo da torcere. È un campionato molto difficile e pensi realmente che si deciderà all'ultima partita".
Hai postato sui social la foto del nuovo simbolo della FIGC sulla Mole...
"Si io sono molto legata a Torino penso si sia capito e vedere il logo della mia patria, perché sono molto patriota, sul simbolo della mia città è stato molto emozionante. La nazionale è una parentesi molto importante anzi non è una parentesi è qualcosa di molto importante. Abbiamo un obiettivo importantissimo perché dobbiamo assolutamente qualificarci ai mondiali che si terranno in Francia e l'Italia non partecipa ai mondiali da 20 anni. Quindi abbiamo un incarico importante e penso che con l'entrata di grandi club come Juventus, Fiorentina, Chievo e Sassuolo legato eventualmente ad una qualificazione mondiale penso che veramente possa essere una svolta importante per il calcio femminile. Quindi abbiamo questa responsabilità e io sono felice per ora di averla e speriamo di arrivare al risultato".
Che avversaria è la Res Roma?
"La Res Roma è da sempre un'avversaria molto ostica sono molto aggressive e gioca molto su quello noi ovviamente dobbiamo cercare di non farci prendere dalla fretta e dobbiamo cercare di fare il nostro gioco e di far girare la palla velocemente per trovare lo spazio per andare in rete. A livello tecnico sulla carta, poi la carta è importante fino ad un certo punto, poi conta il campo. Sulla carta abbiamo qualcosa in più a livello tecnico però poi bisogna trasformalo in campo. Poi per di più la prima partita in casa ci sarà una grande emozione, speriamo ci sia un grande pubblico".
Il pubblico può fare la differenza?
"Si io lo sostengo da sempre ho giocato in una squadra dove il pubblico era onnipresente. Ovviamente il pubblico juventino è numerosissimo e spero si appassioni presto alla sponda femminile della Juventus. È un qualcosa in più perché quando tu hai qualcuno lì per te devi dare per forza qualcosa per quel qualcuno che è lì per te. Ti tira fuori quel qualcosa che poi può fare la differenza in campo".
Sarà un campionato a tutto gas?
"Si a tutto gas è il nostro slogan è una cosa nostra interna, però penso che non ci sia bisogno di troppe spiegazioni per capire a cosa ci si riferisca. A tutto gas penso che esprima già molto".