DA ZERO A DIECI - ZERO COME NEL PRIMO TEMPO, DIECI AL FARSI TROVARE PRONTO

La Juventus che vince contro l’Empoli non ha fatto una partita memorabile, anzi, nel primo tempo ha faticato molto ed è andata in difficoltà, migliorando poi nella ripresa e meritando la vittoria. Non è stata una partita semplice, del resto le quattro vittorie che mancano da qui al termine saranno sfide sudate come quella di ieri, decisa da un’intuizione di Mandzukic per Kean.
ZERO - all’atteggiamento passivo della Juventus del primo tempo, poca corsa, poca intraprendenza, poca precisione e soprattutto qualche contropiede di troppo preso.
UNO - come le conclusioni della Juventus nel primo tempo, alla mezz’ora arriva il primo tiro in porta, veramente troppo poco per sperare in una valutazione positiva della prima frazione.
DUE - come le grandi occasioni di Moise Kean, una realizzata, l’altra con grande parata di Dragowski, subito nel vivo del gioco.
TRE - come i cambi della ripresa di Massimiliano Allegri, Spinazzola e Kean rianimano la squadra, Caceres permette di tranquillizzare il reparto difensivo nel finale, mosse azzeccate.
QUATTRO - come le vittorie che servono per vincere il titolo, sulla carta potrebbero essere Cagliari, Milan, Spal e magari Fiorentina? Non semplice, ma da martedì vale la pena provarci.
CINQUE - alla lettura difensiva dell’Empoli sul gol di Kean, Mandzukic inventa ma il giovane classe 2000 andava marcato meglio.
SEI - al gioco sulle fasce della Juventus, meglio nella ripresa dopo un primo tempo catatonico. Servono più spunti, Alex Sandro ieri ha pagato il post nazionale e forse non solo lui.
SETTE - a Mandzukic, perché l’assist per il gol di Kean è una sua invenzione, più mobile delle ultime partite, sta migliorando anche se per lui una sola conclusione in porta è un po’ poco, ma con l’assist, il suo marchio di fabbrica, si porta a casa la classica “pagnotta”.
OTTO - all’Empoli, venuto a Torino senza timore reverenziale, fa una grande partita soprattutto nel primo tempo, cala nella ripresa ma non sfigura, anzi...
NOVE - alla gestione prudente. Da Cristiano Ronaldo a Dybala, la Juventus non vuole prendere rischi, nessuno. Troppo importanti le partite che verranno, gli esami dei prossimi giorni daranno risposte più chiare.
DIECI - alla capacità di farsi trovare pronti, Kean è stato perfetto, prima occasione e gol decisivo, questo deve essere il suo modo di entrare a partita in corso, questo serve alla Juventus, nessuna polemica, solo la capacità di incidere dei grandi calciatori e se Kean vuole diventarlo deve continuare cos, pian piano troverà la sua consacrazione.