Tardelli: “Nel calcio di oggi si gioca per soldi. Serve più coraggio sui giovani italiani”
L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale, Marco Tardelli, intervenuto a un evento della Fondazione Aem a Milano, ha espresso una forte critica verso il calcio moderno. Le sue dichiarazioni:
“Adesso si gioca per fare soldi, ma si potrebbe immaginare un calcio diverso, con più empatia. Bisogna far capire ai ragazzi che il calcio è bello, lo sport è bello: va praticato con la speranza di arrivare, non con l’obbligo di farlo”.
Tardelli ha poi evidenziato un problema strutturale legato all’utilizzo dei giovani giocatori italiani:
“L’Italia ha il 67,3% di stranieri, è il dato più alto d’Europa. In Spagna sono al 37,35% e i giovani giocano tutti. Noi abbiamo nazionali giovanili molto forti, ma non abbiamo il coraggio di far esordire i ragazzi nelle prime squadre a 18 anni. Così non possono confrontarsi con chi milita in Serie A”.
Secondo l’ex campione del mondo, qualcosa nel sistema calcio italiano non funziona:
“C’è un blocco, qualcosa di strutturale che non va. Mi auguro che si riesca a cambiare e a gestire i giocatori italiani in modo migliore. Questo calcio non mi entusiasma: è un calcio pericoloso, in cui si fa giocare tutti solo per guadagnare, non perché lo meritano”.
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