Luciano Spalletti vuole vincere. Ma non basta dirlo
“Voler vincere non è dover vincere, ma è già un passo importante. Lo sta dicendo a tutti dal primo giorno, lo sta ribadendo". Giorgio Chiellini, parlando di Luciano Spalleti, spiega qual è la differenza risetto agli altri. Cioè l'idea di non rimanere fermi e di alzare trofei, cioè l'unica cosa che conta nel mondo Juventus. Il problema, come poteva essere con Igor Tudor negli scorsi mesi, è che fra il dire e il fare c'è in mezzo il mare. E che il club è rimasto da diversi anni (oramai cinque) senza vincere una Serie A. La Coppa Italia non può bastare per salvare stagioni e situazioni, mentre il resto sembra davvero inavvicinabile.
Non può bastare nemmeno dire di volere vincere, quando poi la situazione volge al bruttino. Per ora ci sono due pareggi e una sconfitta, ingiusto addossare la croce ma nemmeno credere che vada tutto bene. Servono settimane, se non mesi, per valutare quale sarà l'impatto di un tecnico molto esperto ma che, almeno finora, ha vinto un solo Scudetto in Italia.
Le altre parole di Giorgio Chiellini su Spalletti. "La prima conoscenza con lui è stata a marzo 2024 durante una tournèe della nazionale negli Usa. Mi ha salutato e mi ha chiesto: ma la faresti una riunione ai difensori? E abbiamo analizzato con i difensori l'ultima partita. Da avversario non riesci a conoscerti troppo, ma con noi è sempre stato giusto non ci sono stati particolari scontri. Poi nella vita tra toscani ci si prende".
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