Alcune domande al signor Mauro Suma..

Nel consueto editoriale del sabato mattina su Tmw, il giornalista di Milan Channel Mauro Suma (che tutti ricordiamo per l'annuncio in diretta del pareggio del Cesena contro la Juve, inventato anche perché i romagnoli non avevano mai tirato in porta, e indiretto ispiratore del bellissimo coro "Din Don.. intervento da Cesena ma nessuno ha fatto gol") torna a provocare l'ambiente bianconero, un po' come capita quasi ogni settimana. Lo si può leggere anche su Tutto Juve, articolo pubblicato alle 7.45.
Lo fa apposta, oramai è ovvio: un mese fa si chiese perché la Juventus ce l'ha con l'Inter, difendendo i suoi cugini nerazzurri e dipingendoli quasi come tanti santa Maria Goretti. Oggi ha parlato dello scorso campionato e di alcune vicende di quest'anno. Sarebbe una inutile perdita di tempo trattare argomenti come il gufaggio e la sfortuna che porti o non porti ad una squadra, scienza non proprio esatta, mettiamola così, ma serve come introduzione a ciò che dice dopo: "(Il gufaggio).... era stato il primo ingrediente del cocktail micidiale al quale si sono aggiunti gli arbitraggi di Milan - Juventus e Catania - Milan".
Mentre sulla prima partita tutto è già stato detto, la perla sta nella seconda: ricordate? Il gol fantasma del Milan, non assegnato perché la palla non era effettivamente entrata in porta ma che, con un colpo di genio (.....), venne buttata dentro con un fotogramma taroccato (probabilmente da un bambino di terza elementare) e pubblicato poi nel sito ufficiale del Milan. Una figura barbina... Senza dimenticare come è arrivato il Milan a quelle partite, sostenuto da rigori inventati e espulsioni molto dubbie inflitte agli avversari. E come è arrivata la Juve, con gol annullati per fuorigioco inesistenti e rigori non dati grandi come una casa.
Ci si poteva dimenticare de "er gol de Muntari?" Assolutamente no, e infatti Suma lo usa per spiegare la differenza tra Klose e Buffon, con il primo che ha confessato all'arbitro mercoledì scorso di aver segnato con la mano e il secondo che aveva dichiarato che, anche se l'avesse visto, non avrebbe mai detto all'arbitro che quel famoso pallone era entrato. "Gigi è il figlio della nostra cultura sportiva", ha ripetuto Suma, afflitta "dal virus della faziosità e dell'antisportività".
Ecco, al giornalista di Milan Channel, che sicuramente non è né fazioso né antisportivo, vogliamo chiedere: come giudica il tuffo di Pazzini nella partita Bologna - Milan di quest'anno? Perché l'attaccante rossonero non è andato dall'arbitro a dire che si era lanciato e che quindi non andava fischiato il rigore? Questo è un segno di sportività e di lealtà?
E come giudica, caro Suma, il pugno di Mexes a Borriello nella famosa Milan - Juventus dello scorso anno? Perché il difensore rossonero non è andato dall'arbitro a dirgli che andava espulso? Dare pugni ad un avversario in un campo di calcio è un segno di sportività e di lealtà?
Twitter: @danigamberini