27 Aprile 2003: Cento volte Del Piero

Nella moderna storia juventina nessun giocatore può essere più rappresentativo come Alex Del Piero. Infinite le imprese compiuta da Pinturicchio, capaci di regalarci sensazionI assolutamente indescrivibili a parole. Oggi andremo a ripercorrere, a tal proposito, una gara speciale per il nostro adorato Numero 10: Juventus-Brescia datato 27 Aprile 2003.
Alla vigilia di questo match il chiacchierare della stampa era assolutamente incredibile, non solo perché era un nuovo duello tra i Più puri talenti del calcio italiano degli ultimi anni, come Del Piero e Baggio, ma soprattutto perché Alex era a solo due realizzazioni dal prestigiosissimi traguardo di 100 marcature in Serie A. La formazione iniziale che Lippi decide di schierare vede tre difensori e quattro centrocampisti, con Nedved libero di fare il trequartista alle spalle di Del Piero e del ritrovato Trezeguet. Le prime emozioni dopo il fischio d’inizio tarderanno poco ad arrivare, precisamente sino al 9', quando una punizione di Del Piero deviata da Schopp, riesce a trafiggere Sereni. Incredibilmente tale sussulto risulterà però l’unico dell’intera prima frazione di gioco, decidiamo infatti di vivere di rendita, senza un minimo segnale di ripresa di Trezeguet. Un tiro e un gol nei primi 47', però, sono anche il magro bottino di una squadra che non serve a dovere i suoi attaccanti, un po' perché Nedved si spegne in fretta dopo il promettente avvio, e un po' perché né Pessotto a destra, né Zambrotta a sinistra riescono a saltare i rispettivi avversari Pisano e Schopp, per crossare palloni al centro. Il Brescia che non rinuncia a difendersi con tre uomini, tenendo Dainelli su Trezeguet con Petruzzi e Martinez pronti ad alternarsi su Del Piero, ha però il torto di non voler affondare, perché Guardiola sta troppo indietro nella zona di Nedved, con Filippini e Appiah più preoccupati di tamponare su Davids e Conte, che di assistere Baggio. Lippi fa bene, quindi, a tenere in difesa soltanto Tudor, Iuliano e Montero, che bastano e avanzano per controllare l' isolatissimo Toni.
Nella ripresa tutto è però pronto a cambiare, perché dopo i due colpi di testa ravvicinati di Tudor (che colpisce la traversa) e Montero (che ottiene soltanto un angolo), la squadra di Mazzone riesce a schiacciarci nella nostra metà campo. A nulla serve l' ingresso di Zalayeta al posto di Trezeguet, né quello successivo di Zenoni a destra al posto di Zambrotta, con lo spostamento di Pessotto a sinistra, perché il Brescia incomincia a credere nel pareggio. Su cross di Schopp dalla destra, Toni devia da due passi ma trova sulla traiettoria Buffon. Poco dopo Schopp chiede invano il rigore dopo un contatto con Montero. E non è finita, visto che Toni riesce ancora a impegnare Buffon che si salva con la faccia. Siccome la sofferenza sta superando i livelli di guardia, al 27' Lippi ritira lo stremato Nedved inserendo Tacchinardi. Come non detto, perché subito dopo Baggio va addirittura in gol, senza accorgersi però che l' assistente Russo ha già sbandierato un fuorigioco sul quale si discuterà a lungo, dopo un' azione analoga nel primo tempo in cui era stato cancellato il possibile 2-0 di Nedved. Ma l' 1-1, ormai ampiamente maturo, arriva ugualmente in maniera regolarissima, quando Baggio smarca con un tocco delizioso Appiah, che arriva in corsa alla sua sinistra e non sbaglia il diagonale del pareggio. Recupero a parte, mancano 7 minuti al 90', sufficienti per la Juve nel reagire con rabbia, quella di chi sente ingiustamente ferito. E c' è neppure bisogno di leggere sul tabellone luminoso del «quarto uomo» quanti minuti di recupero verranno concessi, perché 3' più tardi si compie la Storia: su un lungo lancio di Tacchinardi, Del Piero è divino nell’avventarsi col suo sinistro da campione, regalandoci un tocco al volo di rara bellezza, per cui Sereni è battuto. Un’immagine capolavoro, a cui il nostro capitano ci ha da sempre abituato, ma speciale in termini record, rappresentando la 100esima rete nella massima serie. A quel punto non conteranno più né l' ultima punizione angolatissima di Baggio, che colpisce la parte superiore della traversa, né il palo di Conte, perché il sipario era già stato dominato da un unico, immenso protagonista, di cui non ci dimenticheremo MAI.
JUVENTUS-BRESCIA 2-1
JUVENTUS: Buffon; Tudor, Iuliano, Montero, Pessotto; Zambrotta (20' st Zenoni), Conte, Davids;
Nedved (26' st Tacchinardi); Trezeguet (10' st Zalayeta), Del Piero.
In panchina: Chimenti, Thuram, Birindelli, Di Vaio. Allenatore: Lippi.
BRESCIA: Sereni; Martinez (35' st Tare), Petruzzi, Dainelli; Schopp, Filippini, Appiah, Guardiola, Pisano; Baggio, Toni (43' st Mareco).
In panchina: Micillo, Alberti, Paganotto, Fusari, Jadid. Allenatore: Mazzone.
ARBITRO: Trefoloni di Siena
RETI: 9' pt Del Piero, 38' st Appiah, 41' st Del Piero
NOTE: giornata primaverile, terreno in buone condizioni, spettatori 40 mila circa con buona rappresentanza di tifosi bresciani. Ammoniti: Toni e Guardiola. Angoli 8-2 per la Juve: Recupero: 2' pt e 4' st.