07 Aprile 1999: Impresa sfiorata all'Old Trafford

Le imprese sfiorate lasciano ricordi indelebili nel cuore di ogni tifoso. Con l’appuntamento di quest’oggi è giunto dunque il momento di ricordarne una delle più celebri, per la squadra bianconera, compiute nell'ultimo decennio. Era l’andata delle semifinali di Champions League e dopo una stagione vissuta in chiaroscuro, con un campionato incredibilmente vissuto nelle posizioni di metà classifica, era giunto finalmente il momento per i nostri campioni di disputare la gara della vita.
Con un guardingo 4-4-1-1 erano Zidane e Inzaghi gli uomini su cui Ancelotti e tutti i tifosi di fede bianconera riponevano le loro speranze così, appena le due squadre decidono finalmente di fare il loro ingresso in campo, è facile constatare come il clima presente in quella serata era quanto più leggendario si potesse immaginare. La folla era immensa, pronta a godersi probabilmente la partita più importante dell’intera manifestazione. Dopo il fischio d’inizio di Díaz Vega a battere sono gli inglesi, pronti sin da subito a tentare l’assalto all' area bianconera. Al 6' è già momento del primo pallone indirizzato verso la porta di Peruzzi: su cross di Giggs, Cole riesce abilmente a girare di testa la palla, che termina però di poco a lato. La Juve non vuole assolutamente cedere, anzi, con l' avanzamento contemporaneo di Davids, Conte e Di Livio riesce a ricacciare indietro l'avversario, utilizzando delle buone trame di gioco. Per tale compito risultano molto importanti anche le spinte di Mirkovic e Pessotto, molto attenti nelle marcature su Giggs e Beckham. In difesa Iuliano e Montero si prendono cura di Yorke e Cole senza bisogno di coperture speciali. Peruzzi per il momento non corre così grossi rischi. Non così Schmeichel che al 15' deve distendersi per deviare in angolo una improvvisa girata di Inzaghi, raggiunto da un lungo cross dalla destra. I bianconeri comunque riescono a irretire gli avversari con una serie di passaggi che hanno almeno il merito di far perdere ritmo al Manchester. Per trovare occasioni dei Red Devils dovremo dunque attendere la classica punizione a giro di Beckham, la cui parabola sfiora di pochissimo l’incrocio. Bastano però due soli giri di lancetta, al 24', per ritrovarci in vantaggio: Zidane difende bene il pallone sulla sinistra, allungando poi per Davids, che in corridoio pesca subito Conte, saltato con buon tempismo oltre le linee difensive inglesi: il suo diagonale rasoterra e' imparabile per Schmeichel. Il goal, pesantissimo, porta la firma del centrocampista più propenso a queste incursioni improvvise. E con l' entusiasmo la Juve va vicinissima al raddoppio, appena 3 minuti dopo, ma Inzaghi e' egoista nel tirare dalla linea di fondo, quando c' e' in mezzo all' area ancora Conte tutto solo. Il Manchester sembra stordito e la sua manovra perde compostezza. A recriminare saremo invece ancora noi, per un errore di Pessotto al tiro al 37'. Davids con una splendida apertura l' aveva lanciato tutto solo a rete, ma il terzino si era allargato troppo e poi da posizione un po' defilata non e' riuscito a centrare l' angolo alto più lontano. Proprio allo scadere, si sarà tempo anche per un’azione volante Conte-Zidane-Inzaghi che in corsa fa vedere i sorci verdi a Schmeichel: la palla supera il portiere ma esce di poco a lato. si chiude così la prima frazione di gioco, con una Juve ampiamente padrona del campo: l' 1-0 le sta assolutamente stretto.
Nella ripresa il ritmo non tende a cambiare, la Juve è infatti brava a mantenersi alta e a non farsi schiacciare dall' avversario, che fa fatica a districarsi per il buon pressing dei bianconeri. Il primo pericolo lo corriamo all' 8' su punizione, per gioco pericoloso di Conte che aveva liberato in rovesciata alta e vicino al viso di Giggs. Sulla lunga parabola si avventano in tanti del Manchester, ma la palla finisce fortunatamente alta. Gli uomini di Ferguson sono costretti a tirare da lontano, in grande affanno, e la mira non e' felice. Al 13' per la prima volta Peruzzi viene chiamato in causa e se la cava da grande campione tirando via dalla porta un colpo di testa maligno di Giggs su corner di Beckham. Al 15’ arriva una delle abituali fughe di Cole, conclusa però con un tiro che non trova la porta. Al 20' Montero nel tentativo di anticipare Cole si procura uno stiramento e deve uscire subito dal campo. Lo sostituisce Ferrara che riesce a schierarsi con i compagni solo al 23' perché il gioco non si fermava mai. E la Juve era costretta a giocare in dieci. Il Manchester procede con fiammate improvvise e in una di queste Peruzzi rischia di capitolare, quando al 29' su una furiosa mischia nella sua area vede prima Iuliano fermare una palla di Giggs con un braccio e poi la palla sfiorare il palo quando e' ormai tagliato fuori. Dal canto nostro cerchiamo di alimentare qualche contropiede che serva almeno ad allentare la morsa, pure con la sostituzione di un stanchissimo Di Livio, a cui subentra Tacchinardi. Zidane al 35' ha una buona occasione sulla destra, ma il suo diagonale e' impreciso. Più incisiva sarà una triangolazione che vede Zidane aprire a Conte, il quale crossa per Inzaghi che sotto rete non riesce però a infilare Schmeichel. Al 41' e' il guardalinee a salvare la Juve perché pesca un fuorigioco millimetrico di Sheringham che su tiro di Keane da fuori si getta di testa e infila in rete. Questione di centimetri ma e' fuorigioco. Ancelotti toglie dunque Inzaghi e mette in campo Esnaider per coprire ulteriormente la squadre, ma ormai il Manchester e' scatenato e la Juve si salva miracolosamente in più occasioni; quando Peruzzi ferma un colpo di testa di Scholes proprio sulla linea, sembra che sia finita, invece al 47' Giggs sull' ennesimo assalto ha l' occasione per fiondare sotto la traversa. Con la rete del pari si chiuderà quindi il match, con un grosso rammarico per tutti noi fan della Vecchia Signora di avere stavolta di avere sfiorato una nuova, incredibile impresa.