Yildiz come Platini, Del Piero oppure Tevez. Serve però il rinnovo

La Juventus ha sciolto le riserve e regalerà la numero dieci a Kenan Yildiz. Un modo per responsabilizzarlo, dopo un'annata - la prima - che ha visto cose ottime, ma anche qualche pausa. Yildiz sarà come Alessandro Del Piero, Michel Platini e Carlos Tevez. Il fantasista, il simbolo, quello che deve determinare. O, almeno, aiutare Vlahovic a vincere trofei, a segnare, a cambiare il corso delle partite.

Che fosse un predestinato lo si è visto quando è entrato in campo. Non solo con la Juventus, ma anche con la Turchia. Sicuramente il dieci a Yildiz, oltre a dargli una carica in più, serve per fargli capire che è centrale, centralissimo nel progetto Thiago Motta. Visto quanto successo con altri giocatori è una promozione sul campo, il massimo della fiducia. Una mossa emotiva per sperare che probabilmente sposi in toto, anche per i prossimi anni, la causa juventina.

Fino a qui tutto bene, il problema non è la caduta ma l'atterraggio. Proprio per questo bisognerà anche trovare un accordo per il rinnovo che, al momento, non sembra così facile. Anche per le richieste, alte, ma anche per le offerte altrui che potrebbero arrivare sul tavolo. Vero è che nell'ultimo periodo pure giocatori di classe incredibile, come Paulo Dybala, hanno avuto problemi a trovare una squadra all'altezza delle proprie illusioni. Ma per chi ha compiuto 19 anni a maggio non può essere un timore quantificabile.