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TJ - MOURINHO: "Le tre dita? Mi hanno insultato per il triplete. Con Pogba buon rapporto". POGBA: "Nessun rimpianto per essere tornato al Manchester. Ronaldo un bene per la Juve"

06.11.2018 18:30 di  Edoardo Siddi  Twitter:    vedi letture
Fonte: inviato all'Allianz Stadium
LIVE TJ - MOURINHO: "Le tre dita? Mi hanno insultato per il triplete. Con Pogba buon rapporto". POGBA: "Nessun rimpianto per essere tornato al Manchester. Ronaldo un bene per la Juve"
© foto di Edoardo Siddi - Tuttojuve.com

Vigilia di Champions League fa rima con conferenze stampa. E alle 18:45 nella sala stampa dell'Allianz Stadium farà irruzione José Mourinho. Le conferenze del portoghese non sono mai banali e Tuttojuve.com vi riporta in diretta le sue parole. Juve-Manchester United, almeno a parole, comincia oggi. E con il tecnico portoghese parlerà Paul Pogba.

18.55 - Tutti in attesa di Pogba e Mourinho I due sono in ritardo, dovrebbero arrivare tra circa 5 minuti. 

Come sta Lukaku?

Purtroppo ha un infortunio per domani, non sappiamo per domenica.

All'andata ha fatto il gesto delle tre dita ai tifosi della Juve, se sarà insultato domani lo rifarà? Si è pentito di averlo fatto la volta scorsa?

L'ultima partita è stata correttissima e disciplinarmente fantastica. Noi un giallo, la Juve non mi ricordo però uno o due massimo. Educazione prima e dopo la partita, la Juve ha fatto il suo lavoro, noi il nostro. E niente, senza nessuna giustificazione i tifosi hanno avuto nel finale un comportamento che non è stato bello e io sono arrivato alla conclusione che c'è solo una ragione per quello. E la ragione sono le tre dita, nessuna ragione in più. Perché il mio rapporto con la società è normale e corretto, il mio rapporto con Max è più che corretto, c'è anche amicizia, l'unico motivo che ho visto è ricordi negativi dei tempi che io sono stato in Italia.

Quando è importante il risultato di domani? Avete risolto i problemi sull'avvio difficoltoso?

No. Lavoriamo tutti i giorni, ma la realtà è che normalmente non iniziamo le partite nel modo migliore. Però se non cominciamo bene e chiudiamo nel modo migliore è accettabile. Può essere anche una cosa divertente per i tifosi. Però il calcio dura 90 minuti e specialmente quando l'avversario è forte dare un vantaggio di 20 minuti significa poi dover scalare una montagna. Quindi la cosa giusta da fare è salire quella montagna, con la Juve non siamo stati abbastanza forti. Però parliamo della partita di domani, giochiamo contro una super squadra e se daremo troppo vantaggio sarà di nuovo troppo difficile.

Come mai non riuscite a sistemare la difesa?

Ci sono moltissimi esempi a dimostrazione di questo, che lo fanno abitualmente. Io penso semplicemente che è il modo per poter sviluppare la squadra in una certa direzione, ovvero cercare di fare del nostro meglio, migliorare continuamente e riconosco il fatto che in molte partite la nostra difesa, senza parlare di organizzazione difensiva, che non credo che vogliate dire che io non sia in grado di organizzarla, però come vedete subiamo troppi gol e il modo in cui subiamo questi gol significa che abbiamo debolezze che qualche volta si possono nascondere, qualche volta no. Penso però che domani andiamo a giocare una partita importante che è una super favorita. Durante queste conferenze stampa parliamo sempre di cose generiche invece io credo dovremmo concentrarci sulla gara di domani.

Cosa ne pensi della tempesta sul Manchester City intorno al FFP?

Ho una mia idea, ma preferisco non dirla.

Avete una partita importante domani e anche domenica. Questo influenzerà il resto della stagione?

Non necessariamente. Domani è sicuramente importante perché ci permette di pensare a quello che ci sarà dopo. Dobbiamo concentrarci su domani. Non è una partita cruciale, indipendentemente dal risultato la nostra prossima partita contro Young Boys e Valencia definirà le nostre sorti, se arriveremo secondi o in Europa League. Domani non è da sottovalutare, vogliamo vincere, non dobbiamo perdere. Vogliamo giocarcela e rimanere in partita, credo sia un'esperienza positiva per la squadra giocare contro squadre al top. Però per quanto riguarda la Champions non importa quello che succede qui e a Valencia, perché avremo ancora due giornate importanti. Lotteremo per la qualificazione fino all'ultimo. Questa poi è una partita così importante  che non voglio pensare al dopo.

Cosa pensa della possibilità di una Superlega?

Non mi interessa adesso parlare di questo.

Come sono i suoi rapporto con Pogba? Qual è il suo punto di vista e cosa pensa del suo futuro?

Una cosa è quello che dice la stampa, un'altra cosa quello che dice Paul e un'altra cosa quello che dico io. La stampa dice rapporto orribile, Paul qualche mese fa ha detto rapporto allenatore giocatore, io dico un buon rapporto allenatore giocatore. Perché qualche volta il rapporto allenatore giocatore non è buono, in questo caso il lo classifico come un buon rapporto allenatore giocatore.

Volete sapere la squadra, vero? Si vedrà. 

PARLA POGBA

Come potresti riassumere il tempo che hai trascorso finora al Manchester?

Direi che è andato tutto bene. La prima stagione abbiamo vinto l'Europa League che era l'obiettivo principale, con il rientro in Champions League. Siamo arrivati anche in finale di FA Cup, personalmente ritengo sia andato tutto bene e sia stato positivo. Quando sono arrivato ci si aspettava di più da tutti, penso siamo sulla strada giusta e si può sempre migliorare. Sono soddisfatto di quello che ho ottenuto e fatto in questi due anni.

Cosa è cambiato nelle ultime partite? 

Credo che ci sono stati cambiamenti da parte di tutti. Abbiamo fatto tutti la nostra parte, non ci stiamo ancora rendendo conto fino in fondo che siamo il Manchester United. Lo stiamo realizzando piano piano e stiamo acquistando fiducia sul campo tutti insieme. Inizialmente non davamo abbastanza, ma dopo la gara col Newcastle abbiamo iniziato a dare qualcosa in più, giocando uniti, tutti insieme. E diventa tutto più facile.

Si è letto e detto molto del rapporto con l'allenatore, anche sul fatto di non coinvolgerti più come capitano, quali sono i tuoi pensieri?

Sono ancora qui che gioco, siamo tutti felici di giocare ovviamente. Chi schierare lo decide l'allenatore, così come chi è il capitano. Questo per me non cambia nulla, io cerco di giocare, di dare il meglio per la squadra e per il club. Queste polemiche non mi toccano minimamente.

Ti fa un effetto strano tornare contro la Juve che è diventata una delle favorite?

Scegliere di tornare al Manchester è stata una mia scelta personale. La Juve stava giocando la Champions e il Manchester l'Europa League. Io non avrei giocato comunque la Champions, ho fatto questa scelta e non ho rimpianti. Sono tornato per aiutare la squadra a tornare al top. Abbiamo molti obiettivi da raggiungere, ho solo fatto una scelta e non ho rimpianti. Sono contento di giocare qui e indossare questa maglia.

Come ti relazioni con la Champions? Non riuscite a essere al massimo qui?

Ovvio che vogliamo sempre vincere. Come ho detto prima ci siamo già tolti soddisfazioni, ma abbiamo ancora tempo per dare del nostro meglio.

Hai raggiunto i livelli più alti vincendo il Mondiale, vorresti vincere altri trofei da giocatore di club?

Chiaro  che l'obiettivo è quello. Questa stagione è in corso e ovviamente spero di vincere qualcosa quest'anno. Noi siamo giocatori e giochiamo per vincere dei trofei. La Champions è sicuramente uno degli obiettivi, la strada è quella giusta. Faremo del nostro meglio.

Cosa hai pensato quando la Juve ha comprato Ronaldo? Ti piacerebbe giocare con lui a Torino?

Ho pensato che era una cosa bella per la Juve. Ovviamente avere un giocatore come Cristiano è sempre un bene. Poi giocare con grandi giocatori come Ronaldo, come Messi, come Neymar è sempre un piacere. Oggi è alla Juve, penso che è molto contento di essere qui e penso che è una grande cosa per la Juve avere un giocatore che ti fa gol come beve acqua.

Quando abbiamo parlato dopo l'avvio di stagione eri indeciso sul tuo futuro. Ora sei più contento e soddisfatto?

Sembro triste? Non mi sembra. Certo che sono felice di essere qui. Come ho già detto sono contento e felice di indossare questa maglia e sono stato felice di tornare qui. Quando si gioca in un club così ci sono sempre tante polemiche, è normale, fa parte del gioco. Voglio dimostrare quello che valgo e sono felice di essere qui.

Mourinho ha descritto il suo rapporto con te, tu come lo descrivi?

Allenatore giocatore, giocatore allenatore. Come tutti, non c'è differenza. Quando fate questo tipo di domanda... lui è un allenatore e non un giocatore. Io faccio il mio ruolo, faccio quello che dice lui. Questo è quanto e mi piace.