Jgor Barbazza a Tuttojuve: "Squadra tonica, tosta, concentrata, tecnica, concreta e soprattutto non ancora sazia. Se questo e' il risultato dopo due cessioni..."

Jgor Barbazza, protagonista della seguitissima soap Centrovetrine e grande tifoso della Juventus, ha commentato per Tuttojuve la sfida di ieri da una posizione privilegiata dello Stadium: "Ore 22.30 circa, l' arbitro Tagliavento fischia la fine di Juventus Lazio ed assieme ai tre fischi finali finiscono anche le sofferenze di un preoccupato Lotito, mio osservato speciale in quanto mio vicino di posto in tribuna Agnelli.
Una Lazio troppo debole, difesa molle ed un centrocampo che non riesce a fronteggiare quello avversario e, di conseguenza, poco utile sia al reparto arretrato che a quello avanzato con il povero Klose che si porta a casa soltanto il goal fatto a Buffon mai perforato prima di allora. Uniche note positive degli uomini di Petkovic, un buon Candreva, lasciato partire forse troppo presto dai dirigenti della Vecchia Signora ed un Lulic che merita attenzioni e piazze diverse, magari più importanti di quella romana, calcisticamente parlando intendo. Buon lavoro Presidente..
Una Juventus a tratti "galattica", nei primi 25 minuti la partita è sembrata un vero e proprio tiro al bersaglio, con un avversario alle corde capace soltanto di qualche ripartenza ma senza mai dare l' impressione di essere capace di creare particolari problemi all' armata bianconera.
Conte poche ore prima della gara aveva parlato di una Juve indebolita dopo le due importanti cessioni ma se questo è il risultato, spero vendano un giocatore al mese. Battute a parte, ho visto una squadra tonica, tosta, concentrata, tecnica, concreta e soprattutto non ancora sazia, paura di molto visti i due anni di successi che rischiavano di appagare i ragazzotti di "Full Metal Jacket Conte"..
Difesa solida, un Bonucci ispirato e vero e proprio assist-man con Chiellini e Barzagli che rappresentano una consolidata muraglia umana; centrocampo ben assortito, Pogba ancora una volta straripante, un ventenne con la tranquillità di un veterano, Vidal che regala interdizioni e goal da top player e le fasce ben sfruttate dai soliti noti, Asamoah e Lichtsteiner, il tutto condito dalla consueta regia del genio Pirlo.
Detto questo vorrei spendere due parole per l' attacco. Ad inizio preparazione dissi in un' intervista che mi era piaciuta l'intesa tra Vucinic e Tevez ma soprattutto il tanto movimento che l' argentino faceva vedere nonostante i kg di troppo e, ad oggi, non posso far altro che ribadire quelle che erano state delle semplici impressioni estive. Non concede punti di riferimento, difende, attacca, fa assist e permette, col suo svariare da una parte all' altra del campo, l' inserimento dei centrocampisti che tanto piacciono a Conte.
Il suo professionale atteggiamento trasmette fiducia ai compagni ma soprattutto ai suoi colleghi di reparto, come il troppe volte incostante Mirko che, peró, grazie alle pressioni che ha ricevuto dopo gli arrivi di questa sessione di mercato, si sta guardando dal non offrire più prove in chiaroscuro, cercando di garantire quel continuo rendimento che tutti ci aspettiamo da un talentoso come lui. Mi sembra sulla strada buona.
Prima della gara ho detto ai microfoni di Juve channel, oggi JTV, che un goal dell' Apache sarebbe servito a tutto l'ambiente, a chi lo ha portato qui a Torino, ai tanti tifosi ma soprattutto a lui; tre goal in tre gare ufficiali e record di Baggio eguagliato non è poco e ciò servirà a dimostrare che il nostro nuovo numero 10 potrà essere sempre più degno di questa pesantissima maglia, pregna di storia e indossata da quei Campioni bianconeri che tanto abbiamo amato e mai dimenticato.
Buon lavoro Carlitos..
Due settimane di lavoro per andare a San Siro belli carichi ma umili, consapevoli di aver iniziato nel modo giusto ma di non aver ancora costruito nulla. Mi piace pensare che il successo più bello debba ancora arrivare e non mi riferisco solamente al campionato, c' è una coppa Italia da vincere ed una Champions da rimettere in bacheca; il museo bianconero è bello pieno ma mai troppo, c' è una maglia da sudare ed una società da onorare.
Buon lavoro Antonio.. "