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Cobolli Gigli su Comolli: "Figura con gli attributi che mancava in Juventus, non si fa prendere per il collo. Carraro su scudetto Inter ha scoperto l'acqua calda, su Calciopoli..."

09.09.2025 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cobolli Gigli su Comolli: "Figura con gli attributi che mancava in Juventus, non si fa prendere per il collo. Carraro su scudetto Inter ha scoperto l'acqua calda, su Calciopoli..."
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© foto di Giacomo Morini

"Non utilizzerò un atteggiamento critico come in altre circostanze. E questa è una prima volta". Pensieri e parole di Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus dal 2006 al 2009, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato gli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Un giudizio sull'operato di Damien Comolli?

"Non lo conosco, mi sto affezionando a lui per via della similitudine del cognome. Ha fatto un buon lavoro, mi è piaciuto il fatto di non farsi prendere per il collo nell'operazione Kolo Muani. Lo stesso giocatore, poi, che qualche ora dopo è stato ceduto al Tottenham a condizioni più favorevoli. Poi la struttura sta funzionando, lo stesso Comolli non penso sia già in possesso di tutta la conoscenza del mondo Juventus e sicuramente c'è qualcuno che lo sta consigliando".

Vogliamo provare a fare qualche nome?

"Secondo me qualche suggerimento è arrivato da Giorgio Chiellini, colui che porta dentro una conoscenza vasta del mondo juventino e di ogni sua sfaccettatura. Mi auguro che il dirigente stia seguendo al meglio quelli che sono i suoi consigli. E' arrivato il direttore tecnico, ma è un bene che non sia ancora arrivato il direttore sportivo. Per me due figure così sono un po' troppe".

Era il mercato che ti aspettavi all'inizio?

"Sì, sono dei giocatori che promettono bene. L'unico che potrebbe un po' preoccupare per la tenuta fisica è Zhegrova che non gioca una partita ufficiale dallo scorso dicembre. Però ha passato le visite del club, in più l'ho visto muovere il pallone in uno dei video diffusi dal club dopo il suo arrivo. E' un funambolo e a vederlo è un buon acquisto, così come Openda arrivato dal Lipsia. E con l'arrivo di David e la permanenza di Vlahovic, ora la Juventus avrà un attacco molto competitivo per tutta la stagione".

Situazione Vlahovic, che ne pensi?

"Mi è parso di capire che non se ne sia voluto andare per una questione di stipendio, a mio avviso aveva tutti i diritti di comportarsi così. Ha iniziato molto bene questa stagione, con noi ha segnato due gol e lo scorso sabato si è ripetuto con la Nazionale. Lo vedo con la testa giusta. E a prescindere dalla situazione, io lo vedo come un regalo. In Juventus sono stati molto intelligenti, perché è un'ottima idea quello di farlo giocare e dargli fiducia.  E' un tuo giocatore e lo resterà fino a giugno 2026, così con questa tripletta di attaccanti tutto sarà possibile".

Pensi che la Juventus, prendendo atto di questo, gli presenterà nei prossimi mesi una proposta di rinnovo?

"No, non credo accetterà una riduzione di stipendio. L'unico modo di trovare un accordo è di accettare un ingaggio più basso, sinceramente credo molto poco a questo. Valuterà le migliori offerte e deciderà il miglior orizzonte per lui". 

Tornando a Comolli, vorrei mettere in risalto la sua abilità comunicativa: poche interviste, da giugno a oggi, ma estremamente significative.

"Comolli è un dirigente con gli attributi, mancava in Juventus una figura di questo spessore. Qui c'è un ottimo presidente che stimo moltissimo come Ferrero e che ha un ruolo di rappresentanza, un AD come Scanavino che viene dall'editoria e non riusciva ad essere così acuto nell'entrare nei dettagli di una trattativa e poi sotto c'erano i DS che sono stati quasi tutti deludenti. Il primo che cito in ordine temporale è Fabio Paratici che ha preso la maggior parte delle decisioni sbagliate, il secondo è Cristiano Giuntoli da cui eravamo rimasti affascinati e invece il suo mercato si è rivelato non all'altezza. Come dimenticarci di Douglas Luiz che nella Juventus ha giocato solo gli spezzoni, di Koopmeiners che non ha ancora dimostrato di essere un grande giocatore e di Nico Gonzalez che si infortunava spesso. Io sono felice che la Juventus non abbia avuto la tentazione di cedere Yildiz".

Perché parli di tentazione?

"Perché queste tentazioni possono arrivare in una società che è ancora in difficoltà dal punto di vista economico. Se fossero arrivati con 60 o 70mln, beh qualcosa sarebbe potuto accadere. Bene così invece, e ora il campioncino turco rinnoverà il contratto tra poche settimane. L'incremento economico sarà sostanzioso, ma ci sarà tempo di migliorare e crescere ancora di più con l'aspettativa di diventare il numero 10 che manca dai tempi di Del Piero".

Hai letto le parole di Carraro della scorsa settimana?

"Sì, ho letto qualche sua dichiarazione. Ha scoperto l'acqua calda quando ha parlato dello scudetto da non assegnare all'Inter, lo sanno tutti ormai. Noi cercammo di fare del nostro meglio, ma chi decise fu l'Avv. Rossi che era troppo condizionato dal suo amore per i nerazzurri. Su Calciopoli sta cominciando ad uscire tutto quello che non è venuto fuori nel periodo dei processi. Quel che mi è dispiaciuto di più è che quello scudetto sia stato assegnato ad una squadra che non lo aveva vinto sul campo, ma anche quel che rispose il presidente Moratti non mi piacque. Quelle risposte non erano in linea con quanto accaduto dal punto di vista oggettivo, visto che l'Inter si avvalse della prescrizione per cose che erano realmente accadute. Ora ho letto che non sta molto bene, per cui gli mando i miei più sentiti auguri di buona guarigione".

Si ringrazia Giovanni Cobolli Gigli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.