Nazionale, Beccantini: "Un po’ di creazione, ma sì. Locatelli simbolo"

09.09.2025 14:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Nazionale, Beccantini: "Un po’ di creazione, ma sì. Locatelli simbolo"
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© foto di Lorenzo Marucci

Roberto Beccantini analizza la prestazione fornita dalla Nazionale italiana contro Israele sulle pagine del suo sito internet. Le sue parole: "Ma sì, un po’ di ricreazione non guasta. Soprattutto in questo avventurato scorcio. Dalla riffa del deserto di Debrecen è uscita Israele-Italia 4-5. E così, nelle eliminatorie mondiali, siamo secondi, con la Nazionale di Ben Shimon, dietro la Norvegia. Il tabellino è un elenco del telefono: autogol di Locatelli, Kean, Dor Peretz, Kean, Politano, Raspadori, autogol di Bastoni, Dor Peretz, Tonali (al 91’). E l’alternanza, montagne russe da Luna Park: 1-0, 2-1, 2-4, 4-4 fino al «più» colpo dei colpi di scena.

Scritto che, nella classifica Fifa, l’Italia è undicesima e Israele 75°, venirne a capo tatticamente non è facile. Gli «slavinisti» parleranno di bicchiere mezzo pieno: il doppio centravanti (Retegui, Kean: 5 reti in due partite); le correzioni di Gattuso (Tonali defilato); il carattere. Resta, allora, il bicchiere mezzo vuoto: l’approccio in pantofole; le dormite difensive (spesso Bastoni e, in avvio, persino Donnarumma, poi provvidenziale); la siesta sul 4-2. Israele, lo aveva già macinato l’Italia di Spalletti in Nations League: 2-1 a Budapest, 4-1 a Udine. Calma, dunque.

Molto bravo Solomon, tra gli avversari. E una tecnica di base che il serbatoio giovanile sta lucidando. La malizia verrà. Tornando ai nostri, Raspa continua ad andare in panchina e a segnare non appena entra. Se devo scegliere un simbolo, al netto delle lecche di Moise e degli assist del «Chapita», scelgo Locatelli, al rientro: harakiri, traversa, «parata» fondamentale su Gloukh (sarebbe stato il 3-3). Era il febbraio del 1970 quando, a Madrid, nella pancia dell’amichevole Spagna-Italia 2-2, due autogol costarono il Messico a Billy Salvadore. E’ l’archivio che borbotta.

Da «ah, se avessimo un centravanti» al «porca vacca, se mai nascesse un difensore», c’è tutto il mondo che, come cantava Jimmy Fontana, gira nello spazio senza fine (e senza un fine, forse)".