Oggi e Domani - 6ª g.) Palermo 0 Juventus 1 (stagione 2016-2017)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
01.02.2018 19:40 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 6ª g.) Palermo 0 Juventus 1 (stagione 2016-2017)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

                                     Unus l’Intoccabile, labbro ricoperto da un baffo grigio alla Mazzola:

“Ti perdono per aver detto che Manzoni è più grande di Stan Lee, faccio finta di niente…e non accetto l’idea che Capitan America sia al servizio dell’Idra.”

Dopo la partita Inter – Juventus, il ragioniere Brunello, uomo da sempre rispettoso dei compiti e degli obblighi istituzionali, che aveva mugugnato per l’entrata delle donne nell’Arma, sollevando una lieve eccezione sul loro ruolo di madri, prontamente rientrata per lo sguardo crucciato del superiore diretto, si chiedeva per tre giorni successivi alla partita, sul motivo dell’esclusione di Higuain, ripetendo con la voce strascicata: “Se Higuain è stato pagato 90 milioni di euro, perché non ha giocato? Ma pichì? Pichì? Pichì?” Accompagnando le parole lamentose con il muoversi delle braccia in senso perpendicolare, dall’alto al basso, come se fossero due leve sottili pronti a muoversi il macchinario imperfetto dello scienziato pazzo del momento. Finora il mistero che avvolge le capacità intellettive del ragioniere Brunello non è stato risolto, nemmeno alla luce di Palermo - Juventus che ha visto schierati nella stessa formazione, Higuain e Manzotin (copyright Alessandro). Non è stata una bella partita, la squadra siciliana ben disposta in campo da De Zerbi, era restia a concedere spazi e le trame dei bianconeri non erano abbastanza veloci, da permettere un rapido contatto con la porta avversaria. Nelle poche occasioni da rete, nella prima frazione di gioco, capitate sui piedi di Higuain e di Lemina, il giovane portiere avversario, Josip Posavec, di scuola croata, si dimostrava una scommessa vincente da parte del direttore sportivo Daniele Faggiano e del presidente in via di uscita, Maurizio Zamparini. Nella stanza eravamo solo io e Genny, dato che Michelinho era attratto irresistibilmente dai giochini al cellulare di Marco e Giginho. Peraltro il ragazzo bruno aveva fatto una previsione: “La Juventus vincerà la partita anche se io sono del Napoli!” Ti prego Piero corri ai ripari, non possiamo tenere serpi in pectore.

Pjanic fuori dagli schemi, Dani Alves fumoso, Alex Sandro poco servito e l’unico a dettare il tempo era l’Allievo di Bielsa. Poco, molto poco davvero. Nel tentativo di fermare il centravanti avversario, l’alto e dinoccolato Balogh, di scuola ungherese, Rugani si faceva male al ginocchio sinistro. Ne avrà per 45 giorni. Non ci voleva, assolutamente non ci voleva! Entrava Cuadrado, al centro di una fuga rientrata per la mancata presenza tra i titolari nella partita contro il Cagliari. Ieri sera ho visto il Procuratore Aggiunto. Portava a spasso il cagnolino cinese, abile a saltare addosso ai suoi conoscenti e a lavare loro il volto, con suadenti leccate. Chissà che darei per essere il bersaglio delle sue effusioni! È una vana speranza, ma provo vero piacere a vederla camminare tra le pietre levigate del marciapiedi sconnessi, perché destinati ad altra ubicazione più umana e meno traumatica. Nella ripresa la musica sembrava non cambiare, ma al 4’ della ripresa Dani Alves riceveva un pallone da fuori area, calciava forte in diagonale, il pallone toccava il tacco di Goldaniga e finiva alle spalle del giovane portiere palermitano. Esultavamo e Michelinho rientrando nella stanza, chiedeva a voce alta: “Chi ha segnato?” L’unica risposta che otteneva, era“Stati cittu!” Bisogna essere presenti alle fase di giuoco per cogliere i particolari, altrimenti ci si perde fra il frastuono dei festeggiamenti. A questo punto i siciliani avrebbero dovuto aprirsi, ma non lo facevano. Manzotin aveva un paio di occasioni per raddoppiare, ma si scontrava con la bravura del portiere avversario e la scarsa mira.

Domenica sono stato con Mimmo al festival del fumetto a Cosenza. Incontri con Bruno Brindisi e Luca Raimondi sotto la direzione di Raffaele De Falco. C’erano i cosplay, tra cui una bella Catwoman, ma abbiamo perso l’occasione per farci fare un selfie con lei, forse ci ha intimorito la presenza di Batman al suo fianco. Invece, ho scattato una foto con Actarus, Goldrake era ancora dormiente nel sotterraneo. C’erano anche Tanuzzo con Stefania, ci avevano conservato i posti in seconda fila. All’ora di pranzo c’è stato l’incontro con Claudio Santamaria, il protagonista del film “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Mi ha l’autografato sulla mia copia del fumetto con la copertina di Leo Ortolani, a Mimmo non ha autografato la copia di Ciak e si è un po’ risentito. Si sa gli artisti sono imprevedibili e distratti. Negli ultimi minuti si fermava ancora una volta Asamoah, ne avrà per 45 giorni. Maledetta Tinacria!!! Il fischio finale del signor Valeri era come una liberazione, ma non si può assolutamente soffrire così contro il Palermo. Juve da rivedere come la bella fruttarola che da venerdì manca dal mercato.