Gazzetta - Spunta una lettera di Guido Rossi: "Non avevo le altre telefonate per decidere"
Cinque anni dopo rispunta dal suo lungo e rumoroso silenzio, tramite un comunicato scritto, come riportato da La Gazzetta dello Sport, l'ex commissario federale Guido Rossi, tornato al centro delle polemiche dopo la personale e fuoriluogo scelta di assegnazione del titolo a tavolino all'Inter nell'estate del 2006, ha spiegato le motivazioni che portarono a quella strana decisione. Una lettera giunta in Figc nella giornata di venerdì e letta ieri durante il Consiglio Federale da parte del presidente Giancarlo Abete nella quale viene spiegato come sia a lui che all'Ufficio Indagini all'epoca presieduto da Francesco Saverio Borrelli non fossero giunte informazioni di tale tenore su "tesserati diversi da quelli oggetto di deferimento".
Una spiegazione per motivare come nessuno cinque anni fa fosse a conoscenza di queste intercettazioni, motivo dell'inchiesta conclusa quindici giorni fa da Stefano Palazzi, tanto che lo stesso Rossi chiarisce come non ebbe sentore di nessuna posizione stralciata o abbandonata. Un chiarimento che a questo punto mette seriamente nei guai i pm Beatrice e Narducci e il colonnello Auricchio, ovvero chi gestì l'inchiesta penale.
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