Moro ricorda: "Che rimpianto non essere andato alla Juve. Forse la mia carriera sarebbe cambiata"

L'ex giocatore e ora attuale allenatore Adelio Moro, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha rivelato che quando militava nell'Ascoli negli anni Ottanta, fu molto vicinoalla Juventus: "Mi telefonò Trapattoni, almeno una decina di volte, e poi anche il presidente Boniperti. Mi volevano alla Juve. Io ero d’accordo. Vanno a parlare con il presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi che per il mio cartellino chiede un miliardo e mezzo. Troppo, in quel periodo alla Fiat c’erano scioperi, licenziamenti, gli Agnelli non potevano far vedere che spendevano tanto. Così io restai ad Ascoli e la Juve, siccome erano state riaperte le frontiere, prese Brady dall’Arsenal per 900 milioni.
Avevano risparmiato e si erano messi in casa un campione. A me restò l’amaro in bocca. Se fossi andato alla Juve, forse la mia carriera sarebbe stata diversa. Vabbé, ho perso il treno. Succede, basta non piangersi troppo addosso".