Hernanes, dal calcio alle vigne: "Alla Juve invece associo il Barbera d’Asti Superiore"

25.07.2025 18:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Hernanes, dal calcio alle vigne: "Alla Juve invece associo il Barbera d’Asti Superiore"
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Barbera d'Asti Superiore DOCG "Efraim", Barbera d'Asti DOCG "Profeta", Grignolino d'Asti DOC "Saudade" e Brachetto DOC "Momentum". Chissà se l'avrebbe mai predetto, il “Profeta”, che un giorno avrebbe appeso gli scarpini al chiodo per dedicarsi al vino? Dal campo di gioco al campo vero e proprio, è qui -nell’Astigiano, a Montaldo Scarampi - che Hernanes ha deciso di lanciare la sua Ca’ del Profeta: cantina, ristorante e relais.

"È iniziato tutto nel 2016, quando mi sono innamorato del vino e di queste bellissime colline" ci ha raccontato in esclusiva l’ex calciatore brasiliano durante una serata incentrata proprio sulle sue etichette al Rooftop Cocktail Bar del Palace Lido di Marina di Cecina (Livorno). "Quando sono arrivato in Italia, nel 2010, non bevevo vino. Neanche lo conoscevo. Poi però mi sono appassionato e, proprio mentre cercavo una casa nelle Langhe dove vivere con la mia famiglia, ho scoperto una proprietà con vigneti attivi da tanti anni e ho avviato il progetto Ca' del Profeta".

Un vino per ogni sua ex squadra
Oggi 40enne, Hernanes ha inevitabilmente infuso nei suoi vini anche il proprio passato calcistico: Lazio, Inter e Juventus. "Ai biancocelesti abbinerei il mio ‘Saudade’, parola che in portoghese significa nostalgia. Alla Lazio ho avuto il mio primo impatto con il calcio italiano e, proprio grazie a quei quattro anni, sono riuscito a entrare nel cuore di tanti tifosi biancocelesti e italiani. Ancora oggi, ogni volta che penso alla Lazio e a Roma, non posso che sentire la saudade", ricorda con emozione. "Alla Juve invece associo il Barbera d’Asti Superiore: in bianconero ho vinto uno scudetto e giocato la Champions League, realizzando il mio sogno. Da qui il paragone con un vino intenso e strutturato". E l’Inter? "Il mio Barbera d’Asti che non passa in legno. Quando ho lasciato la Lazio, pensavo che l’Inter sarebbe stata la mia destinazione definitiva. Non è andata così, e questo vino non sarebbe neanche dovuto esistere. Ma restano, rispettivamente, una bella esperienza e un buon vino".

Una profezia... per lo scudetto
Nonostante il cambio di ruolo, dal pallone al bicchiere, Hernanes non ha paura di continuare a lasciare spazio alla fantasia: curiosa la scelta di miscelare nei cocktail i suoi vini insieme al Bar Manager della struttura cecinese, Gabriele Vallebona. Altrettanto audace anche il pronostico sullo scudetto per la stagione che verrà: "Il Napoli resta il grande favorito. Vedo molto bene anche la Juve e sul podio metto il nuovo Milan di Allegri. L’Inter, invece, mi sembra un pochino sotto". Sarà un’altra… profezia?