Napoli, Oriali non si nasconde: "Siamo ancora noi la squadra da battere"

25.07.2025 17:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Napoli, Oriali non si nasconde: "Siamo ancora noi la squadra da battere"

Il coordinatore dello staff tecnico del Napoli, Lele Oriali, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, emittente partner della SSC Napoli, direttamente da Dimaro. "Lo staff ha svolto in questo ritiro di Dimaro un lavoro di preparazione, per dare la possibilità alla squadra di tenere fisicamente tutto l'anno. È chiaro che per i calciatori è il periodo più complicato, perché si fatica molto. Nuovi acquisti? Portano tanta qualità, soprattutto De Bruyne, non c'è bisogno di presentarlo. Sono arrivati comunque altri giocatori che a livello internazionale portano la loro esperienza".

Un consiglio per chi vuol diventare calciatore? "Non è semplice entrare nel mondo del calcio: servono qualità, basi e tanta passione fin da piccoli. Ognuno deve fare il proprio percorso, provare ad arrivare ad alti livelli e soprattutto restarci. Bisogna avere la testa sulle spalle ed avere le persone giuste vicine per i consigli giusti. Tanto sacrificio, senza mai abbandonare gli studi. È il sogno di tanti bambini, ma arrivare non è facile".

Emozioni scudetto? "Ho vinto molto in carriera, ma quello che ho provato nel vincere il campionato qui a Napoli è stato un qualcosa di mai sentito. La passione e l'entusiasmo che il tifoso napoletano trasmette ti entra e quindi mi ha colpito profondamente. Credo che quest'anno ci sia molta più competizione. Noi abbiamo raggiunto un traguardo straordinario che non era un obiettivo ad inizio stagione: non eravamo la rosa più forte e competitiva, ma è stato dimostrato ancora una volta che a vincere è la squadra. Sotto questo punto di vista i nostri ragazzi sono stati encomiabili e di questo li ringrazio, perché è stata una bellissima soddisfazione. Quest'anno non sarà scontato e semplice, anzi. Le avversarie si rinforzeranno e noi saremo la squadra da battere, quindi dobbiamo mettere in preventivo che ogni partita sarà una battaglia. È chiaro che come succede in uno sport di squadra non è il singolo che vince, ma sempre la squadra".