Giampaolo: "Nel 2009 ero stato scelto dalla Juventus, poi presero Ferrara. Ormai non sogno più le big. Il prossimo campionato..."

Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport torna ancora una volta su quel momento in cui fu davvero vicinissimo a sedere sulla panchina della Juventus: “Nel 2009 i bianconeri mi scelsero come nuovo allenatore, andai a dormire e il giorno dopo scoprii che avevano preso Ferrara. Ma non ne faccio un dramma. Il calcio, d’altronde, è uno specchio della società. E in un mondo populista, è chiaro che a volte si facciano scelte di comodo. Quattro anni dopo la stagione alla Cremonese mi permise di rilanciarmi in Serie A, dal momento che da lì l’Empoli mise gli occhi su di me e mi scelse per il dopo-Sarri. Le big? Per esperienza, ho come represso oramai il diritto di sognare, non ci penso. Penso solo ad allenare bene“.
Sulla prossima Serie A: “L’Inter ha preso giocatori importanti; la Roma è un laboratorio permanente e nel giro di qualche anno la formula l’azzecca; il Napoli rimane una squadra di talento. Più o meno stanno lì. Poi io ho un’ammirazione per la Lazio, che credo abbia giocatori forti. Potrà competere con le altre senza averne le pressioni. Il sogno Europa? Ci sono club che per crescere spendono; ebbene, la Sampdoria per competere sceglie un’altra strada, investendo su giovani di qualità. In questo senso l’arrivo di Sabatini è stato un colpo geniale da parte del presidente Ferrero. Come un grande acquisto. Di solito in questo periodo sono più nervoso, vuol dire che Sabatini mi dà tranquillità perché ho enorme fiducia. Anzi, comincio anche a preoccuparmi, perché io in genere metto pressione ai dirigenti”.