Oppini a RBN: "Chi mandiamo a parlare in Uefa e Lega? Elkann ora vuole Platini"

La notizia non è passata inosservata, anche se chi ne ha parlato fin da subito ci ha tenuto a sottolineare: "non sto dicendo che è cosa fatta, ma che l'idea c'è e si sta cercando di concludere". Per capirci senza fare troppi giri, quasi 48 ore fa Francesco Oppini, opinionista e tifoso bianconero super informato, ha utilizzato i social per annunciare un'incredibile possibilità per la dirigenza del futuro: John Elkann vorrebbe che Michel Platini entrasse a far parte della dirigenza della Juventus, nominandolo Presidente. In un momento in cui i tifosi hanno un bisogno immenso di certezze e di buone notizie, un'indiscrezione del genere può riscaldare anche il gelido dei cuori. Il diretto interessato è intervenuto questa mattina ai microfoni di RBN Cafè su Radiobianconera, partendo proprio dalla questione Le Roi: "Non è niente di clamoroso, solo la realtà di cui stanno parlando diversi colleghi. Elkann si è reso conto che questa Juventus ha perso ogni tipo di appeal nazionale e internazionale, ha capito che siamo tornati ad un livello basso simile a quello post Calciopoli come dirigenza e personalità. Chi mandiamo in Uefa o Lega a parlare dei nostri? Ecco, capiamoci. Come ricostruire quindi una Juventus che abbia di nuovo una certa importanza? Chiamando personaggi che possono aver un peso in queste situazione, ecco che Platini sarebbe il primo indiziato e lo vorrebbe come Presidente. Lui ad oggi ha delle remore e non è molto convinto di questa proposta, lui che ha sempre avuto un grandissimo rapporto con la famiglia Agnelli. Non ha nessun tipo di contatto con questa dirigenza e con la famiglia Elkann.
Dipende da come potranno convincerlo e lui ha anche un bel caratterino. Ma è quello che serve, entrare in Lega o Uefa con lui non è come farlo con Scanavino e Giuntoli. Calvo? Uno è andato, è l'inizio di quello che va fatto in questa Juventus. Lui l'anno scorso ha appoggiato Marotta in Lega e mi è sembrato un voler stare dalla parte dei poteri forti. Non puoi diventare amico del nemico, non l'ho gradito".
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