Tebas, nuove bordate alla Superlega: "Tre format in tre anni, poca serietà. Minacce al calcio e allo sport europeo"

Durante il suo intervento al Congresso dei Deputati di Madrid, Javier Tebas ha lanciato un duro monito sulle due principali minacce che incombono sul calcio professionistico e sullo sport in generale: la pirateria e la Superlega. Il presidente della Liga non ha risparmiato critiche al progetto del maxi campionato europeo:
"In tre anni ha presentato tre sistemi di competizione diversi, da aprile 2021 all'ultimo denominato Unify; ciò dimostra quanto sia poco serio", ha affermato.
Tebas ha poi ricordato che la recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea "non ha approvato questo progetto, né condannato il monopolio della UEFA e della FIFA", ma ha piuttosto stabilito che "le organizzazioni devono avere regolamentazioni chiare e trasparenti", proprio in virtù del loro ruolo dominante. Secondo lui, l’introduzione della Superlega accanto ai campionati nazionali ne comprometterebbe l’attrattività: "L'eventuale coesistenza renderebbe il campionato nazionale meno competitivo", ha spiegato.
Un altro tema toccato è stato il modello sportivo europeo: "Su 27 Stati membri dell'UE, 26 hanno approvato una risoluzione che delinea come dovrebbe essere il modello sportivo europeo; solo la Spagna non lo ha fatto", ha evidenziato Tebas.
A supporto delle sue argomentazioni, ha portato un confronto con il basket spagnolo: "L'ACB guadagna dai diritti audiovisivi la stessa cifra del 2003, questo la dice lunga; è stagnante. Nel calcio guadagniamo cinque volte di più".
Infine, ha voluto smentire una delle narrazioni più diffuse: "Non è vero che i giovani non guardano il calcio; è solo che lo dice un uomo e sembra la parola di Dio", ha concluso con tono polemico.