Weah e Mbangula rimangono sul mercato. Ma scontro sarebbe sbagliato

Timothy Weah e Samuel Mbangula rimangono sul mercato. Perché se è vero che negli scorsi giorni si sono allenati normalmente e con ogni probabilità oggi saranno nella lista dei convocati per la sfida contro il Real Madrid, dall'altro lo strappo c'è stato, almeno in parte. La mancata convocazione contro il Manchester City è stata una mossa per cercare di convincerli ad accettare un trasferimento al Nottingham Forest prima del 30 di giugno, anche per una questione economica.
Ora è arrivato il comunicato, al 30 di giugno, di Exor. Quello per l'aumento di capitale di 15 milioni - il secondo in pochi mesi - per fronteggiare le spese. Probabilmente la tempistica è tutt'altro che banale, ma è ovvio che la Juve dovesse immettere capitali in qualche modo. Che fossero grazie a una plusvalenza (magari totale, come quella di Mbangula) oppure con un'iniezione di soldi provenienti dall'alto.
Ora però lo strappo deve essere ricucito. Perché se è vero che Weah e Mbangula non sono centrali nel progetto di Igor Tudor, dall'altra parte è probabile che arrivino altre offerte nel corso dei mesi e che uno possa andare magari via alla fine di luglio, l'altro alla metà di agosto. Magari portando la stessa cifra che, però, andrà a migliorare il bilancio successivo.