TJ - ALLEGRI: “”Devo decidere chi giocherà al posto di Locatelli. Dobbiamo portare a casa la Coppa”. DANILO: “Al museo della Juve vanno i trofei. Sto bene. Atalanta favorita? Ci vuole rispetto per la nostra storia”
Massimiliano Allegri e Danilo stanno parlare in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Atalanta. TuttoJuve.com sta riportando le sue parole in diretta:
Parla Danilo
Quanto è importante per voi giocare questa finale?
"Sicuramente arrivare a questa finale e vincerla darebbe un senso a questa stagione. Siamo riusciti a raggiungere la Champions League, ma quello che portiamo al museo della Juventus sono i trofei. Questo sarebbe un premio per il lavoro di squadra e quello che facciamo ogni giorno".
Come stai?
"Sto bene. Ho avuto un piccolo problemino però ho recuperato bene e ho lavorato bene in questi giorni. Poi è una partita talmente importante che il corpo ascolta e sente e recupera più in fretta".
Sei emozionato nel vedere la Coppa?
"Sicuramente sono emozionato. Nel calcio come nella vita possiamo guardare in avanti e non quello che è successo. Guardiamo ai nuovi obiettivi per me sarà una partita speciale e diversa anche per il nostro gruppo. Sarebbe bello mettere un pezzo anche piccolo nella storia della Juventus".
Siete sfavoriti?
"L'Atalanta sta facendo una bella stagione, ha giocatori forti, un allenatore esperto e questo va rispettato. Però la Juventus ha raggiunto 20 finali e anche questa storia va rispettata. Si mette il focus su quello che succede adesso ma se guardiamo indietro la Juventus ogni finale che gioca sarà li pronta a vincere. In una finale può succedere di tutto l'Atalanta ha dei meriti ma noi non ci sentiamo meno importanti di loro".
Hai pensato a cosa dirai hai tuoi compagni?
"Non sappiamo mai quando sarà la prossima finale che possiamo giocare. Arrivare in uno stadio storico, in una competizione così importante è una bella atmosfera e ce la dobbiamo godere. Io ho giocato tante finali ed era da un po' che non ne giocavo una. Dobbiamo pensare che sia l'ultima perché potrebbe non capitare più. Dobbiamo goderci il momento e dare tutto in campo".
Che ricordo hai della finale di Reggio Emilia? Quanto è cambiata la Juventus?
"Mi ricordo che era un momento difficile per il Covid e la gente stava tornando allo stadio. Quel momento li deve farci godere ancora di più questo momento, con lo stadio pieno, la famiglia. Domani la Juventus avrà tutti i dirigenti e tanti dipendenti qui allo stadio e questo ci dà senso di appartenenza che è importante. La Juventus è cambiata tanto e dopo quella finale sono andati via tanti giocatori. È arrivato il mister che è qui da tre anni. Ma non è cambiata la voglia di vincere e stare in campo e sudare e lasciare tutto per la maglia. È un onore per noi".
Ti senti di promettere che questa Juve può aprire un ciclo?
"È difficile guardare troppo in avanti. Quello che posso promettere è che daremo tutto in campo. È certo che volgiamo giocare altre finali, ma non lo possiamo promettere. La caratteristica più importante nella vita è la resilienza e la Juventus nella sua storia ha dimostrato di conoscere questa parole. In questa squadra c'è la capacità di andare giù e rialzarsi. La resilienza è quello che possiamo promettere per domani".
Cos'è cambiato rispetto al girone d'andata nella Juventus?
"Mentre venivo qua sapevo che avreste fatto questa domanda, alla quale ho risposto tante volte in questi ultimi tempi. Non c'è un solo motivo e il calo è stato concreto, non abbiamo fatto tanti punti e tante vittorie, sono tante piccole cose che nel calcio alla fine fanno la differenza. Mi aspetto che questo ci sia di insegnamento per l'anno prossimo, nel senso che per vincere un campionato come la Serie A non puoi mollare un attimo e di avere momenti in cui sei deconcentrato. Deve servirci da insegnamento. Non c'è una cosa specifica".
Qual è l'umore del gruppo?
"Il gruppo sta bene, non ci aspettavamo il risultato con la Salernitana e neanche i nostri tifosi se lo aspettavano, ma poi arrivi qui a giocare una partita così importante, in un'atmosfera diversa... Deve darci tanta motivazione e soddisfazione perché non sempre si riesce a giocare una partite così. Il gruppo sta bene ed è sereno, ma con responsabilità e consapevole di cosa si deve fare domani".
Come giudica la vostra stagione, al di là di domani?
"All'inizio ci è stato chiesto di raggiungere la Champions e arrivare in finale di Coppa Italia per provare a vincere ed è quello che faremo domani. Abbiamo avuto alti e bassi e momenti in cui non siamo riusciti ad avere risultati importanti. I traguardi però permettono alla società e ai dirigenti di fare una programmazione importante e più ambiziosa per l'anno prossimo. Ed è quello che guardo ed è quello che lasceremo di importante per l'anno prossimo".
Dove vi ha messo più in difficoltà nelle scorse partite l'Atalanta?
"Hanno tanta fisicità e un ritmo alto, con e senza palla. Quindi se fisicamente non sei fresco e non stai bene, loro ti mettono in difficoltà. Dobbiamo essere alla loro pari in questo senso e sfruttare le occasioni che possibilmente avremo. Questa è la cosa più importante in una finale. Devi essere letale e segnare".
Ti sei preparato per fronteggiare De Ketelaere?
"Lui è l'esempio che un calciatore quando è inserito nell'ambiente giusto può giocare molto diveramente. Lui al Milan ha avuto delle difficoltà, all'Atalanta sta facendo un anno davvero importante. Come fan di calcio mi piace, perché è un calciatore tecnicamente bello da vedere e difficile da marcare: queste sono le sfide più eccitanti per me, che mi motivano di più, l'ho studiato tanto e spero che domani possa stare in campo ma che possa stare sereno e tranquillo".
Cosa significa portare la fascia della Juve? E cosa vorrebbe dire alzare un trofeo?
"Tutto quello che ho vissuto nel calcio mi ha preparato per arrivare a questi momenti con la Juventus e avere la responsabilità di essers il capitano di una società così importante a livello mondiale. Sarebbe un traguardo molto importante per la mia storia come calciatore. Sono qui da 5 stagioni, sono uno juventino e lo sarò per sempre. La Juventus sarà sempre la squadra più importante della mia carriera".
Termina la conferenza di Danilo
Inizia a parlare Allegri
Come arriva la squadra a questa finale?
"Ci arriviamo bene. Speriamo domani sera meglio. Abbiamo raggiunto la Champions con due giornate di anticipo e ora abbiamo la finale di Coppa Italia, bella da giocare. Contro una squadra che sta facendo molto bene e a cui faccio i complimenti per il raggiungimento della finale di Europa League meritatamente. Quindi domani sarà una partita complicata".
L'assenza di Scamacca è un vantaggio o uno svantaggio per la Juventus?
"Domani indipendentemente dalla tattica e tecnica ci vorrà molta disponibilità in campo per vincere più duelli possibili. Sappiamo che ci sono momenti di difficoltà all'interno di in ogni partita, come ci sono sempre. Vanno affrontati nel migliore dei modi. L'Atalanta ha ottime qualità tecniche e fisiche e bisognerà ribattere nel migliore dei modi".
Cosa ha la Juventus in più dell'Atalanta?
"Le finali sono sempre al 50% di probabilità, devi portare l'episodio dalla tua parte sapendo che con loro non finiscono mai le partite".
Siete davvero sfavoriti rispetto all'Atalanta?
"Per esperienza il calcio è meraviglioso, perché in un attimo ti si può rovesciare a favore o contro e così come una stagione. Sappiamo che affronteremo una squadra forte. In questo momento magari tutti danno per favorita l'Atalanta e per noi domani potrebbe essere anche l'ultima finale... perché non d detto che la Juventus o ognuno di noi possa giocare un'altra finale l'anno prossimo o nei prossimi anni. Dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo, con lucidità, serenità e molta concretezza e fare una bella partita. Se poi gli avversari saranno stati più bravi, stringeremo la mano".
Gioca Nicolussi Caviglia?
"Lui sta bene, ma stanno tutti abbastanza bene. Devo scegliere in mezzo perché mancando Manuel o gioca Nicolussi Caviglia o troveremo una soluzione diversa e sugli esterni devo capire perché la partita potrà essere lunga, magari ci sono i supplementari e quindi tra stasera e domattina farò le ultime valutazioni e poi deciderò".
Vincere darebbe un senso diverso alla stagione?
"Ripeto fino alla noia che l'obiettivo principale, capisco che non a tutti possa piacere, era che la Juventus partecipi alla prossima Champions League. Sembra un obiettivo molto piccolo, ma ci sono momenti della vita in cui se non puoi vincere devi avere comunque degli obiettivi che consentano alla società che viene dato dalla Champions per poter fare le valige. Domani è una finale. Le finali sono tutti eventi, se le vinci festeggi, se le perdi ti porti dietro due o tre giorni di boccone amaro. Ma partecipare a questi eventi non è da tutti. Domani, i ragazzi hanno conquistato questa finale e la giocheremo al meglio. Se saremo bravi e un po' fortunati potremo portarla a casa, ma l'obiettivo principale della Juventus e della società era la Champions".
Ci sarà un'attenzione particolare per Koopmeiners?
"L'Atalanta ha dei giocatori importanti, fisici e tecnici. I loro attaccanti sono molto bravi, noi non siamo da meno. Però è una squadra fisica. Vivono un momento di euforia e entusiasmo, dovremo fare una partita giusta, una partita da finale, le finali sono sempre un po' diverse".
Cambia qualcosa che vi giudichino sfavoriti, come vi sentite?
"Noi ci sentiamo in grado di giocare questa finale. Giocheremo con grande rispetto dell'Atalanta, come lo abbiamo avuto nelle precedenti finali. Le partite vanno vinte sul campo e il calcio è bello perché in un attimo ti si può rovesciare. Noi bisogna essere bravi a riportare tutto dalla nostra parte. Ma ci vuole la convinzione di portarsi a casa la coppa".
Che peso ha questa coppa?
"Ha un peso e un valore importante perché è semrpe un trofeo. Essere qui a giocarlo è già un risultato. Dobbiamo essere bravi a portarlo a casa. Quindi negli ultimi tre anni questa è la seconda finale che giochiamo e abbiamo la possibilità di poterla vincere. Questo è un altro risultato importante".
Come si difende contro l'Atalanta?
"La partita potrebbe essere sulla falsariga del campionato ma dipenderà da come si evolve. I dettagli fanno la differenza nelle partite secche, noi comunque abbiamo una squadra forte, difficile da giocarci contro quando mette l'attenzione giusta. Sapendo che l'Atalanta gioca bene, ho visto con la Roma hanno fatto una gara straordinaria ma quando prendi il 2-1 poi magari le partite cambiano. Testa e grande equilibrio".
Come vive questa finale rispetto alle altre da allenatore della Juventus?
"Io sono ancora un bambino, vivo con grande entusiasmo: è sempre bellissimo partecipare a questi eventi e domani metteremo tutto quello che abbiamo. Abbiamo da perdere noi, ma anche l'Atalanta: una finale è così".
Il cammino di questi anni in Europa dell'Atalanta ha contribuito a un cambio di mentalità globale?
"All'Atalanta c'è solo da fare i complimenti, non è semplice raggiungere due finali e negli anni sono sempre andati in crescendo. La cosa più difficile è il mantenimento, se non il miglioramento, di quanto fatto. Sono una realtà importante del calcio italiano ed europeo".
Termina qui la conferenza stampa di Massimiliano Allegri