DA ZERO A DIECI - ZERO RISCHI, ATTENZIONE DA DIECI

Una vittoria di misura che sembra valere poco ma che invece ha un significato importante. Nelle ultime due occasioni in cui la Juventus aveva perso in campionato nella scorsa stagione, aveva poi perso anche la partita successiva. Ieri non c’è stata la minima sensazione che si poteva perdere, ma nel primo tempo, quella che era difficile vincere.
ZERO - come i rischi corsi dalla Juventus per tutta la partita. I bianconeri hanno fatto un’ottima partita difensiva non lasciando spazio agli avversari.
UNO - come i gol segnati, la Vecchia Signora ottiene il massimo con il minimo sforzo.
DUE - come le occasioni sbagliate da Chiesa, in quella nel primo tempo poteva far meglio, il numero 7 se vuole diventare un vero bomber li deve fare gol, migliorerà.
TRE - ad oggi a voler essere ottimisti, se a Napoli continueranno i problemi la dimensione sembra essere quella de terzo posto.
QUATTRO - alle proteste arbitrali, se si contesta un calcio d’angolo a inizio ripresa possiamo anche salutare tutti, azioni che potevano ripartire casualmente.
CINQUE - all’attacco del Lecce, cambiano gli interpreti ma e’ totalmente nullo, nessun pericolo niente di niente.
SEI - a Cambiaso e Locatelli, non una partita eccezionale per entrambi, il primo non si vede quasi mai, il secondo lotta me non illumina più di tanto.
SETTE - a Mckennie e Fagioli. Per l’americano la conferma di essere in crescita, non riesce a saltare l’uomo ma e’ sempre al suo posto e corre per tre
OTTO - alla voglia di Chiesa. Sempre quello che ci mette tutto lo spirito e la voglia di vincere giusta. Un difetto? A volte giocare troppo a testa bassa.
NOVE - all’utilità di Milik. Avercene di questi attaccanti che quando entrano ti portano tre punti, bravo!
DIECI - all’attenzione. La regola è’ semplice, non prendi gol e probabilmente vinci, questa regola potrebbe essere perfetta ma come ieri si sposa poco con un bel gioco.
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