CHIELLINI realista: "Surclassati fisicamente, non abbiamo ricambi"

Giorgio Chellini è deluso e rammaricato per l'inopinata sconfitta casalinga contro il Palermo. Ecco la sua analisi della partita: "Un passo falso era da mettere in preventivo, ma oggi dovevamo almeno prendere un punto - spiega il difensore bianconero -. L’obiettivo di oggi era vincere per centrare il quarto posto, con un pensierino alla Roma, visto che aveva perso. Adesso invece gli altri sono saliti e noi siamo scesi. Forse dovevamo accontentarci. Il gran gol di Miccoli ci ha tolto di mano la partita. Lui è stato bravo, ma sul fallo laterale doveva stare più attenti. Noi comunque non riuscivamo a renderci pericolosi, abbiamo combinato qualcosa di buono su calcio piazzato, ma poco altro. Purtroppo abbiamo pagato un po’ la fatica, si è vista la differenza abissale tra il primo ed il secondo tempo. Nel primo meritavamo almeno un gol, mentre nel secondo ci hanno surclassato fisicamente. Anche l’errore di Grygera sul secondo gol è frutto di questa stanchezza. Non abbiamo ricambi, soprattutto in mediana, dove c’era il solo Marrone.
E questo e si sente…".
L'obiettivo immediato di Chiellini e di tutta la Juventus, in questo momento, è quello di rientrare subito in zona Champions: "Siamo quinti e dobbiamo ritornarci. Questa settimana, fortunatamente, oltre ai pochi nazionali gli altri potranno allenarsi bene. Sabato affrontiamo una gara decisiva con la Fiorentina che dovrà pensare anche alla sfida contro il Bayern. E' vero che se perdono sabato sono fuori dalla corsa alle zone alte, ma noi dobbiamo andare a Firenze e giocare per dimenticare questa gara contro il Palermo".
Rispetto agli ultimi anni, si è notevolmente abbassata la media dei giocatori bianconeri convocati in Nazionale. Chiellini prova a spiegarne le ragioni: "Non siamo riusciti ancora a costruire quella squadra che c’era 4-5 anni fa e non era semplice farlo in poco tempo. Alcuni elementi devono crescere per diventare giocatori importanti per questa squadra. Abbiamo la speranza che Marchisio faccia lo stesso percorso che ho fatto io negli ultimi anni e che altri giovani come De Ceglie e Candreva possano crescere ulteriormente. C'è bisogno che Diego e Felipe Melo, come Sissoko, riescano ad essere protagonisti. Non possiamo pensare di acquistare altri 5-6 giocatori per costruire la squadra che avevamo".