A MENTE FREDDA – Vittoria salutare, ma la Juve rivede i vecchi fantasmi

27.09.2023 11:30 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA – Vittoria salutare, ma la Juve rivede i vecchi fantasmi

La Juve di Allegri si rialza dopo la brutta caduta di Reggio Emilia, ma contro il Lecce si rivedono antiche criticità. Intanto strutturali. La mancanza di un costruttore di gioco è evidente. Non lo è Locatelli che pure dà un certo equilibrio al centrocampo e spesso funge da distruttore della manovra avversaria. Rabiot è parente lontano del giocatore ammirato nella passata stagione. Siamo sicuri si voglia prolungare il suo contratto? Fagioli è distante da quello che nella passata stagione è stato premiato come migliore Under 23 del campionato. Anche lui inghiottito dalla qualità mediocre di tutta la mediana. Dopo gli ottimi segnali di udine, Cambiaso forse sta cominciando a sentire il peso della maglia, sull'esterno destro invece McKennie strappa la sufficienza. La difesa tutto sommato tiene. Rugani risponde presente, come Bremer e capitan Danilo: il Lecce non è mai pericoloso.

Milik salva la prestazione grazie alla zampata vincente, anche se Allegri parla di grande partita. L'unico veramente sopra la media è Chiesa, trascinatore tecnico ed emotivo. Gli occhi spiritati dell'ex viola raccontano di un ragazzo affamato, animato anche dalla voglia di rivalsa dopo l'ultima stagione condizionata dal post operazione. Detto dei singoli suonatori, il maestro d'orchestra Allegri è in difficoltà. La sua banda non ha uno spartito ben preciso da seguire, forse nelle primissime giornate ci eravamo illusi che qualcosa fosse cambiato. Aspettiamo le prossime gare per smentite o conferme. Detto dell'aspetto tecnico-tattico, resta il discorso mentale. Qui la cosa si fa ancora più seria. La squadra sembra impaurita, timida, comunque poco reattiva. Ci si aspettava una reazione impetuosa per definire un semplice passaggio a vuoto la figuraccia del Mapei. Domenica contro l'Atalanta test decisivo per capire se questi ragazzi siano guariti o meno. Nel frattempo Allegri ribadisce che Inter, Milan e Napoli sono più forti. E aggiunge: “Bisogna avere pazienza”. Quella dei tifosi forse è finita. I fischi al termine del primo ne sono una testimonianza.