A MENTE FREDDA - Da guardia a "ladro", ora la Juve scappa e l'Inter rincorre

22.01.2024 13:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA - Da guardia a "ladro", ora la Juve scappa e l'Inter rincorre
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La Juve riassapora la vetta della classifica, anche se l'Inter dovrà recuperare la sfida contro l'Atalanta, rinviata al 28 febbraio per l'impegno nella Supercoppa italiana. Nel prossimo turno i bianconeri saranno impegnati contro l'Empoli allo Stadium, i nerazzurri a Firenze. La giornata successiva l'attessssimo scontro diretto, di scena il 4 febbraio a San Siro. Probabilmente a posizioni invertite rispetto a quanto si è visto fino a ieri. Nel frattempo cambiano anche i ruoli, rispetto alla battuta di Allegri su guardie e ladri. Lo stesso allenatore, per la prima volta in stagione non dribbla la parola scudetto, anzi: “Nulla è impossibile. Bisogna essere convinti”. Certo il quinto successo consecutivo aumenta in maniera esponenziale la consapevolezza della Juve rispetto alla propria forza e va oltre il pronostico in favore dell'Inter. I bianconeri hanno collezionato sedici risultati utili consecutivi, 13 vittorie e 3 pareggi, non perdono dal 23 settembre.

La squadra di Allegri ha avuto una crescita palese sotto diversi punti di vista. Intanto del gioco, ormai non assistiamo più alla dinamica del corto muso, in cui si passava in vantaggio e si difendeva l'1 a 0 in modo estremo, ai limiti della sofferenza. La Juve ora cerca e trova il raddoppio, alcune volte il tris, come avvenuto a Lecce. Questo grazie ad un atteggiamento più propositivo e ovviamente allo stato di forma dei singoli, Vlahovic su tutti. Il serbo ha fatto ricredere anche gli ultimi tifosi bianconeri rammaricati per il mancato scambio con Lukaku. Dusan è a quota undici gol, conditi da tre doppiette, due delle quali consecutive (Sassuolo e Lecce). Evidente lo stato di forma fisico e mentale. A proposito di mente, il primato della Juve (seppure provvisorio) è un ulteriore elemento di pressione sull'Inter. Che è obbligata a vincere lo scudetto e non poteva avere rivale peggiore per la corsa. Lo scontro diretto del 4 febbraio non sarà decisivo, ma ci dirà molto.