Oggi e Domani - Genoa 2 Juventus 4 (2ª g. Stagione 2017-2018)

Il Macedone rivela il segreto del successo del Milan di Sacchi:
”Allo sniffatore piacì tanto la strisciata/ ma pe avvì la strisciata ci vulino i soldi”
Sabato pomeriggio la Juventus torna nuovamente in campo, alle ore 18,00. Non sto bene, da giovedì mattina ho qualche problema fisico da non sottovalutare. Per la prima volta da quando sono ritornato in Calabria, mi sono recato allo studio medico del medico curante. Ho fatto un po’ di fila, per fortuna mi ero portato da leggere “Il mestiere de leggere” di Cesare Pavese. Si tratta del diario letterario, ma con spunti di intimità, legati al suo rapporto disagiato con le donne, ha la prerogativa che deve essere letto un po’ alla volta, aiutandosi con le note a fine dei capitoli. Non è una certamente una lettura estiva, forse ho sbagliato a sceglierlo, ma sentivo l’esigenza di leggerlo. Un paio di anni fa ho seguito un corso di aggiornamento con una collega, grande conoscitrice dell’autore piemontese, che mi ha fatto nascere dentro la curiosità di leggerlo. Finalmente, ho trovato l’occasione giusta e l’ho ordinato da Nicola. Il dottore è stato molto gentile e mi dato delle medicine da prendere, alcune però non erano prescrivibili. A che scopo versiamo i contributi per la nostra salute? Alcuni farmaci non rientrano tra quelle mutuabili, chissà in base a quali criteri? Ero solo a casa o meglio c’era solo mia madre addormentata sul letto. Stavo vedendo una puntata di Friends, quando hanno suonato alla porta: erano Michelinho e Genny, scheda Premium rinnovata in dotazione. Ognuno si è fissato al posto dello scorso anno e il cell ha cominciato a fischiare, mandando i messaggi del whattsapp dello “Juventus Official Fan Club Sibari”. Faccio una scommessa con Michelinho, chi saprà la formazione, vedrà la partita altrimenti sarà espulso dalla sessione. Michelinho mi ripete i nomi, indugiando su Douglas Costa, ha sbagliato, in quanto non figura tra i titolari. Vado sul sicuro, la conosco da almeno mezz’ora, su segnalazione di ’Ndostaturo, preciso e puntuale come sempre. La pena di Michelinho viene condonata in cambio della fascia di capitano e del litro di olio conquistati al calcetto in quel di Morano. Fischio di inizio, il commentatore non fa altro che ripetere la dinamica delle reti dello scorso anno, ben tre in 29 minuti. La palla giunge a Pandev sulla fascia destra, accelerazione, Alex Sandro lo lascia fare, cross al centro, Chiello respinge, il pallone sbatte su Pjanic: rete. Genoa 1 Juventus 0. La curva genoana impazzisce. Ci guardiamo increduli, non può essere vero! No, certamente no! Rugani poco cattivo soffre la marcatura di Galabinov, il nuovo centravanti blucerchiato prelevato dal Novara. Cross dalla destra, Gentiletti colpisce male il pallone e Perin vola a toglierlo dall’angolino basso. Minuto 6’: il pallone giunge al numero nove genoano, si gira e cade a terra, il signor Banti di Livorno lascia correre, indicando il calcio d’angolo. Ad un tratto il mondo si ferma, entra in campo il signor Var e il signor Banti corre al teleschermo a bordo campo. Guarda le immagini, ritorna disegnando nell’aria uno schermo e indica il dischetto del rigore. Seconda partita consecutiva e secondo rigore contro la Juventus. Inneggia alla giustizia la Panchina dello Sport. Tira Galabinov: rete. Genoa 2 Juventus 0. Inneggiano felici gli intenditori della Panchina dello Sport e Vespasio, cuore granata, annuncia Borriello alla Spa. In un angolo della panchina, Mimmo Senior si strofina lentamente le palme delle mani in una sorta di applauso mistico. Non so cosa pensare, ci vuole una pronta reazione e al minuto 14° Higuain scambia con Pjanic, il quale entra in area e crossa al centro, irrompe Dybala e di destro batte Perin. Genoa 2 Juventus 1. E vai contro sti morti, giochiamo da Juve. I minuti proseguono e GigiBuffon compie la sua prima parata. Michelinho non riesce a stare fermo e siamo costretti a mettere a posto il divano, il resto della family è al centro commerciale. Ancora Perin compie una prodezza sul numero dieci bianconero e Rugani fatica sul centravanti rossoblù. Finalmente uno spento Cuadrado si invola sulla fascia, crossa al centro, Biraghi devia, arriva Manzotin (copyright Alessandro) e tira, un difensore devia in calcio d’angolo. Maledizione, potevamo finire il primo tempo in parità. C’è calcio d’angolo a pochi secondi dal termine, un momento il signor Banti si ferma, confabula al microfono, il fiato è in gola e non vuole scendere cosa succede? Ad un tratto l’arbitro in verde disegna uno schermo nell’aria e vola verso il bordo campo. Boh? Chissà cosa ha visto? Forse, forse, vuoi vedere che? Il signor Banti si gira, perfettamente sicuro di sé, disegna in area uno schermo e indica il dischetto del rigore. È il secondo minuto di recupero, batte Dybala e palla sotto l’incrocio, malgrado il gufare del telecronista meneghino. Genoa 2 Juventus 2 e tutti negli spogliatoi. Vado a bere un bicchiere di acqua e Michelinho si tuffa nel pane e mortadella. Tanti i messaggi sul whattsapp dello “Juventus OFC Sibari”: sulla necessità di schierare questo o quello, sulla prova di Rugani o Dybala, scrivo soltanto “Adesso iniziamo a giocare da Juve”. Il presidente Pasquale invita tutti a non divagare sulla partita e di scrivere solo notizie pertinenti all’incontro, altrimenti qualcuno sarà cancellato. La ripresa vede un Genoa stanco ed una Juve più votata all’attacco. Cuadrato talvolta si perde in giocate chiare soltanto per lui e Khedira è decisamente assente. Al 13’ viene sostituito da Matuidi, che regala più dinamicità al centrocampo bianconero. Vado al bagno e sento gridare, non mi posso muovere e faccio il più presto possibile. Vedo Cuadrado stoppare una palla di petto, nell’area avversaria, con una piroetta evitare l’avversario e mandare il pallone alle spalle di Perin. Genoa 2 Juventus 3. Alla Panchina della Sport qualche occhio diventa rosso, un altro si chiude, uno si distende su una macchina che passa. Vespasio annuncia Dembèl al Barcellona. Juric ha già mandato in campo il fedele Palladino, scuola Juve, uno dei tanti eredi bruciati da Del Piero, ora entra Lapadula. Lo scorso anno Mimmo Senior mi aveva sentito esprimere delle perplessità sul centrattacco, appena giunto alla squadra rossonera, e mi aveva assalito. Da allora ogni volta che segnava Lapadula sottolineava a voce alta il numero delle reti realizzate. Ho sempre evitato di rispondere, ora gli vorrei chiedere il perché sia stato venduto al Genoa. Non era certamente il nuovo Schillaci come lo presentava Pellegati nei suoi appassionati servizi a Milanello. Qualche azione di confusione, le solite sottolineature alle incertezze di Rugani, intanto è entrato anche Betancur. Al secondo minuto di recupero c’è un’azione di contropiede condotta da Manzotin (copyright Alessandro)-Higuain-Dybala, quest’ultimo tira e Perin è ancora battuto. Genoa 2 Juventus 4, Vespasio annuncia l’acquista di Burdisso al Torino. Gli intenditori grigi in volto preferiscono dedicare la loro attenzione all’imminente Roma vs Inter.
Il signor Banti fischia la fine, Tony si chiede perché si porta il pallone a casa e il Vate nota una notevole rassomiglianza con Tobey Maguire, l’attore dei primi due film di Sam Raimi su Spider-Man. Nel frattempo il Castro ha pareggiato in Coppa Italia contro il Cassano. Alla rete di Musacchio è seguita quella del figlio di Buongiorno, centravanti del Castro tutto impeto e corsa negli anni 80. Squadra spenta con poche individualità, tranne un certo Canale. Così dicono chi ha visto l’incontro, mentre Enzuccio è andato al mare, passando dalla spiaggia di Roseto a quella di 117 Beach per motivi prettamente sentimentali.