Spalletti a DAZN: "Sono contento, queste partite sono mezze imprese. Abbiamo vinto meritatamente"

Luciano Spalletti ha analizzato il successo sulla Roma ai microfoni di Dazn. Le parole del tecnico bianconero:

Nella prima mezz'ora c'era tanto da correggere nella sua Juventus, ma quanto è contento per il fatto che la squadra abbia riconosciuto la partita e si sia adattata?
"Sono contento perchè vincere queste partite sono mezze imprese, perchè loro stanno bene in campo, loro hanno il ritmo di quello che ti sbriciola, ti stritola se non sei bravo qualche volta a tenere palla, se non sei bravo qualche volta a ripartire. Nel primo tempo lo abbiamo fatto poco, loro ci hanno costretto a dover butta via molta corsa sulla fase difensiva, perchè fanno bene questo accerchiamanto da  destra a sinistra e quando tu devi riposizionare la squadra nella fase difensiva, una volta nel mezzo spazio di destra, una volta nel mezzo spazio di sinistra, una volta sul calcio d'angolo, sullo spigolo di destra, di sinistra, butti via roba che poi ti manca per avere delle ripartenze come abbiamo fatto nel secondo tempo. E loro sono stati bravi  a crearci queste difficoltà. noi timidi da un punto di vista di ricreare delle situazioni importanti, però siamo stati importanti, la squadra aveva una sua solidità, una sua sostanza. Poi il gol, nel secondo tempo si è avuto un approccio diverso, una mentalità diversa, un voler andare a far valere le nostre cose, le nostre qualità in maniera più corretta e secondo me abbiamo vinto anche meritatamente perchè la partita è stata fatta, la ricerca è stata fatta. E' chiaro che  bisogna alzare il livello di continuità, perchè in questo fatto di continue pressioni e di continui duelli, ci sono molte seconde palle, ci sono molte interpretazioni, ci sono molte letture. In queste cose noi ogni tanti spengiamo, abbiamo delle pause e non riusciamo ad essere del livello di squadre come la Roma. Vincere queste partite con delle squadre che ti insegnano anche delle cose è un doppio salto, perchè puoi andare poi a parlare, a far conoscere, toccando con mano... perchè poi la squadra ha fatto fatica, ha fatto una grande fase difensiva. Yildiz nel secondo tempo è venuto basso a fare quello che occupa lo spazio in maniera corretta, è riparto da lì e ci ha dato una mano importante".

Da Napoli a queste ultime vittorie importanti: in mezzo cosa c'è stato?
"In mezzo ci sono sempre le stesse cose, che sono quelle del motivo per cui sono venuto ad allenare questa squadra, perchè mi sembrava che avesse delle potenzialità, ha dei calciatori che hanno delle ben precise caratteristiche e qualità. il problema è di riuscre a farle diventare totali. Quello che dicevo di Yildiz, che è venuto basso nel secondo tempo: nel primo tempo ha sofferto anche lui questa marcatura così asfissiante, questa prigione a cui ti costringono i giocatori della Roma, perchè diventano non una partita undici contro undici ma undici situazioni di uno contro uno e se non sai ogni tanto liberarti da quelle situzioni diventa difficile trovare lo sbocco. Nel primo tempo lo abbiamo fatto insomma, ma poi ci siamo riusciti, nel secondo tempo meglio, e quando riesci ad uscire da questi conflitti, da queste guerre individuali poi è chiaro che hai dello spazio da andare ad acchiappare e lo abbiamo fatto anche bene. Però in generale sono una squadra di ragazzi che ascoltano, che vogliono migliorare, che vogliono mettere in pratica, poi è chiaro che ci sono caratteristiche: se porti Zhegrova al limite dell'area, non gli puoi chiedere di fare fase difensiva perchè non la sa fare, per cui devi venire basso, se viene lui occupa uno spazio, però non sa quando montare addosso all'avversario, fare un tackle, una spallata. E una squadra come la Roma che ormai ha il suo dna ben preciso, ha il suo marchio di fabbrica, poi ti sgama e quella debolezza lì te la mette in risalto e ti ci costruisce delle situazioni difficili da cui difenderti".