Oggi e Domani - Finale SuperCoppa Italiana) Juventus 2 Lazio 3 (Stagione 2017-2018)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
23.08.2017 19:50 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - Finale SuperCoppa Italiana) Juventus 2 Lazio 3 (Stagione 2017-2018)
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Macedone (dopo la scomparsa di Guido Rossi, già presidente di Consob e Telecom, amico di Massimo Moratti, nonché commissario straordinario della FGCI nel 2006, capace di assegnare a tavolino, lo scudetto del 2005-2006 all’Internazionale Football Club 1909), ha dichiarato: “M’avja ‘mbriaca, peccato non l’agghiiu potuto fa! Non agghiu truvato i catene, pichì io quando ‘mbricaco m’agghia incatenà…altrimenti distruggo tutto!”

Sinceramente non è bello iniziare la stagione ufficiale con una sconfitta; infatti, qualche serata prima di ferragosto, la Juve di Allegri perde per tre reti a due contro la Lazio di Inzaghino. Fedele alla Linea non ho visto la partita, il camping dove sto passando le vacanze è invaso da tifosi napoletani, bravi ad esternare la loro fede calcistica con slogan, urla, cori, magliette, asciugamani e costumi da bagno. Contenti loro! Contento il mondo! Ho passato la serata a casa, senza televisione e usufruendo solo della connessione del cell. Così, dopo cena, ho sentito un urlo disumano. Mi sono insospettito e ho trovato su TuttoJuve, la notizia della rete su rigore di Immobile. Maledizione, doppia maledizione! Per non riempire il cielo dei nomi della Rosa Purpurea dei Beati, mi sono abbandonato semimorto sul letto. Nel pomeriggio il presidente Pasquale dello Juve Fan Club Sibari si era recato a Roma, insieme ad altri tifosi per assistere all’incontro e si profilava una serata tranquilla. I primi messaggi su Whattsapp non erano stati incoraggianti, la partita sembrava procedere lenta, dopo una breve fiammata e qualche occasione di troppo sprecata. Invece, la squadra romana schierata con un solo attaccante in campo dominava la partita, nel frattempo Pjanic e Khedira arrancavano a centrocampo. Ho cercato di assentarmi dal mondo, ma senza successo, perché un secondo boato mi ha fatto ritornare in questo parte di universo: era la seconda rete del centrattacco di scuola juventina. Nella ripresa l’ingresso di Douglas Costa scuoteva le sorti dell’incontro, ma era Dybala, possessore della maglietta numero dieci, a regalare con un calcio di punizione la rete della bandiera e negli ultimi minuti, con la trasformazione di un calcio di rigore, dava il pareggio ai giocatori del Livornese. Era ignaro di tutto ciò e navigavo tra la copia di Cico nel Medioevo e il letto, in preda ad uno strano sentimento di apatia, sofferenza spirituale verso l’andamento delle cose di questo mondo. Ho sentito dei passi sulle scale del bungalow sopra il nostro, era il generale delle forze speciali che scendeva rapidamente le scale, per annunciare al vicino di fede partenopea la terza rete segnata dalla Lazio. Ero allibito, in preda all’incredulità più totale. I miei dubbi sono stati sciolti da un whattsapp del Vate, che mi mostrava la foto di Pompilio, quasi in lacrime, sotto il risultato Juventus 2 Lazio 3. Cosa era successo? Tramite i messaggi del gruppo dello Juve Fan Club Sibari e di TuttoJuve ho ricostruito l’accaduto, fino alla rete finale di Murgia. Non ho visto ancora le reti e non conosco l’errore di De Sciglio.

Come ha detto Furia, dello Juventus Fan Club Sibari, Allegri ha perso tre finali di Supercoppa Italiana consecutive e due finali di Champions in tre anni. Troppe cose non sono andate bene, anche se sono arrivati tre scudetti consecutivi e tre Coppe Italia. Al bar del camping Baia Verde, al fischio finale del signor Massa di Imperia, i tifosi campani si sono scatenati in strepiti vari, urla, caroselli di biciclette e monopattini elettrici, ole e salti al grido “Chi non salta juventino è!” In realtà basta poco per far esaltare le menti semplici e povere di contenuto, certo che la Juve del quarto anno del Livornese presenta qualche problema di centrocampo; inoltre la partenza di Bonucci, per il Milan dei misteriosi soldi cinesi si sente, perché era capace di far partire da dietro l’azione, qualcosa deve assolutamente cambiare. In attesa dell’arrivo di Gregorio per dopo ferragosto posso solo osservare la Madonnina portata in processione dalla gente del mare e immettermi nella visione della signora rosso capelli, seno seconda misura, che mi passa leggiadra tutte le mattine, davanti all’ombrellone, per andare con la figlioletta di due anni o poco più, a salutare i suoi amici. Se n’andato l’Allievo di Bielsa e il Castro di Enzuccio riprenderà dall’Eccellenza. Il prossimo match ci prospetta un viaggio nella vicina e nemica Cassano, per la Coppa Italia. Forse Enzuccio non ci andrà oppure casualmente domenica 27 agosto, dopo una giornata al mare si troverà, con l’Eminenza Grigia sugli spalti del “Pietro Toscano”. In fin dei conti si può sempre non seguire, le decisioni imponderabili gridate ad alta voce.