Oggi e Domani - 5ª g.) Juventus 1 Fiorentina 0 (Stagione 2017-2018)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
24.01.2018 19:40 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 5ª g.) Juventus 1 Fiorentina 0 (Stagione 2017-2018)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

                                Le catastrofiche previsioni di Sir Adrian (esperto in previsioni calcistiche al contrario)

                                                   (venerdì 19 gennaio ore 10,20 in compagnia del Macedone):

“Eeeeeeehhhhh! L’ho detto sà. Vedo e prevedo la certissima vittoria dell’Atalanta sul Napoli e….la sorpresa sarà il pareggio del Genoa a Torino contro la Juve…st’anno non vincete niente…neanche a Coppa Italia, che sarà senza ombra di dubbio appannaggio dell’amatissimo Milan di Ringhio mio, l’ho detto sà! Mica so fesso sà! E ora lasseteme stà che devo annà dalla bimbetta bella de Barcollo, so innamorato sà! Tanto innamorato sà! Godo! Godo! Godo! Godo! Godo! E al Comune comando solo io! Solo io sa! E tu sbrigate a fa e fotocopie! E te signora bella raccogli la carta da terra sà! Che poi te raccoglio io ah! So conquistatore sà! E tu Mariuccio fatte cresce i capelli tanto sei brutto sà! Mica sei Yul Brynner sà! ”

La Juventus ha scoperto di avere in casa un autentico fuoriclasse: Rodrigo Bentacur, centrocampista di scuola argentina, proveniente dal Boca Juniors, ultimo lascito di Carlito Tevez. Era uno dei tre giocatori opzionati dalla Juventus per consentire al campione argentino il ritorno nella sua amata patria. Il Macedone, occhio fine nel campo calcistico, ha detto a me e Giuseppe, da sempre molto critico verso Allegri e che ora ha preso di mira anche Higuain, mentre il traffico scorreva per via Pollino: “Bentacur ha preso la palla e l’ha passata al compagno più vicino, intanto si è spostato di un metro e l’ha ricevuta nuovamente, mentre due o tre giocatori viola correvano a vuoto da una parte all’altra.” È stata una serata molto fredda tra la consueta passeggiata serale con il gruppo della Panchina dello Sport, al Castro sono arrivati due giocatori Pisano e Di Luca. L’espressione di Mister Francesco è stata molto eloquente nel descrivere le capacità calcistiche del nuovo centravanti. C’era Mister Maggico stile Metalmeccanico, Fabio il Lupo, Vespasio, Ilario Benessere. L’unico assente non giustificato era Enzuccio, chissà dove sarà andato a passare  il freddo della sera? Da Carmelina o da Veroconda? Cena a base di salciccia o a base di pesce? Mah, forse non lo sapremo mai! Accompagnato da Mimmo, mi sono diretto a casa di Genny, dove Michelinho mi aspettava per vedere la partita. Prima abbiamo incontrato Antonio, che si è lamentato del fatto che moltissime figure femminili gli chiedono l’amicizia su whattsapp. C’è uno strano traffico in rete al riguardo, da prendere sempre con le dovute precauzioni. La partita era già iniziata da 10 minuti, ampio era il turn-over del Livornese, cambiata tutta la difesa e Sturaro schierato terzino destro, Asamoah a sinistra, a centrocampo riposa Pjanic e l’attacco resta quello titolare. Al nono un calcio di punizione di Dybala sfiora il palo, il Macedone ha detto che si è sentita, in quel momento, l’assenza di Pjanic, perché se l’avesse calciata lui, il pallone sarebbe finito in rete. La gara non è emozionante, la difesa viola guidata da Astori è sempre pronta a triplicare o quadruplicare la marcatura su Dybala, concedendo poco. Higuain è ancora lontano dalla forma migliore e solo verso la fine della prima parte del match, scaglia un tiro di destro, che sfiora l’incrocio dei pali. Dopo aver consumato alcune fette di pizza al salame rossa e alla salsiccia e peperoni bianca, ci immergiamo nella visione del secondo tempo. Michelinho contento, mi annuncia la Lazio in vantaggio sul Napule all’Olimpico. Giginho, invece, è andato a letto, a lui il calcio non garba, meglio immergersi nella lettura di un Topolino serale. Proprio come Gregorio, solo che lui legge le avventure di Asterix. La Juve sempre più spavalda, Cuadrado scende sulla destra e crossa al centro, Higuain è in ritardo, in tuffo Manzotin (copyright Alessandro) colpisce di testa e batte Sportiello. Juventus 1 Fiorentina 0. Esultiamo felici, mia sorella, Antonellina e Giginho non vengono disturbati dalle nostre urla o ci sono abituati da tempo. Therau compie uno slalom e viene fermato da Barzaglione, poi Matuidi si invola sulla sinistra e arrivato in area viene abbattuto da Badelj. Il signor Doveri di Roma fischia il rigore, solite proteste e Dybala è pronto a batterlo sul dischetto. Fermi tutti entra il Var: il signor Doveri ferma il giuoco e corre allo schermo, Genny dice che non è rigore, mentre io asserisco che è generoso, ma si può comunque fischiarlo. Dopo alcuni minuti il signor Doveri ritorna in campo, concedendo un calcio di punizione dal limite ed espellendo Badelj. Esulta tutto l’Italia antijuventina per un nuovo episodio di giustizia sportiva. Strano, però, che ogni decisione del Var che riguardi la Juventus, vada sempre a danno della squadra bianconera, mentre per il calcio meneghino avvenga sempre il contrario. A Milano la chiamano la Santa Var e cercare sempre il pelo nell’uovo, fa tanto male! Proprio tanto male!

A scuola gli studenti del primo biennio del serale, sono per la maggior di origine straniera, ma molto volenterosi e si esprimo decentemente in italiano. Luigi mi ha detto che vengono tutti dalla scuola media, intanto in qualche aula mancano i banchi e nelle altre non c’è neanche la lavagna. Solo tanta buona volontà. I viola di Pioli sono ridotti in dieci, ma continuano a giocare, Manzotin (copyright Alessandro) spreca un paio di palloni per raddoppiare, ma i tanti chilometri percorsi non lo aiutano ad essere lucido sotto rete. Cuadrado impegna con un forte tiro il portiere viola. Aldo Serena non perde tempo a sottolineare l’opaca prova di Higuain e la scarsa propensione di Sturaro a giocare terzino destro. È un continuo ripetersi di queste due affermazione ogni due minuti di giuoco. Sembra la puntina ferma nel solco del 78 giri di un antico grammofono. Gli ultimi minuti vedono la Juve soffrire un po’ troppo e intanto Michelinho carpisce la notizia del vantaggio del Napule per tre reti a uno. Vediamo la rete su rigore di Jorginho e Paola Ferrari parla del “Mal Higuain” che attanaglia l’attacco juventino ed elogia senza pudore la rete di Mertens. Dov’è finito il compianto Paolo Valenti? Solo alla sua morte scoprimmo che tifava Fiorentina.