ESCLUSIVA TJ - Nedo Sonetti: "Conte: la personalità e le motivazioni fanno la differenza"

15.11.2011 17:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nedo Sonetti: "Conte: la personalità e le motivazioni fanno la differenza"
TuttoJuve.com
© foto di Giacomo Morini

Nedo Sonetti, fra i decani di tutti gli allenatori, in esclusiva per TuttoJuve.com parla della sfida di domenica allo Juventus Stadium e analizza la situazione dei bianconeri e del Palermo

Juve-Palermo che sfida sarà? È davvero senza storia?

"Non è che non c’è storia, il Palermo ha giocatori importanti. La Juve è favorita, ma se mette in campo questo tipo di atteggiamento che ha mostrato finora. Se dovesse abbassare la temperatura il Palermo potrebbe fare male”.

Dove il Palermo potrebbe colpire la Juve?

“Bisognerebbe chiederlo a Mangia. Personalmente credo che la cosa fondamentale sia giocarsela senza timori reverenziali e chiudersi”.

Cosa manca ai bianconeri, se manca qualcosa per fare il salto di qualità?

“Io non so se quest’anno vincerà. Lotterà fino alla fine sicuramente, ma il campionato credo resterà al Milan perché ha quella personalità in più che fa la differenza”.

Lei ha fatto molta gavetta prima di allenare in Serie A, così Conte viene da esperienze ad Arezzo, Bari e Siena, Mangia addirittura dall’Eccellenza. Quanto conta questo per far una grande carriera?

“Ci sono esempi diversi e a volte è stato dimostrato che non serve che tu abbia fatto la gavetta. Capello ad esempio non mai allenato nessuna squadra che non fosse grandissima. In linea generale l’esperienza che Conte ha fatto e anche vincendo i campionati  gli ha dato la possibilità di mettersi in mostra e conquistarsi la Juve”.

Come giudica il campionato di Juve e Palermo?

“Il Palermo ha degli ottimi giocatori, la squadra fa bene in casa ma fuori i giocatori non hanno la personalità per potersi affermare e i problemi ci sono. La squadra deve crescere sotto questo profilo, appunto quello della personalità e non è un discorso di età media della squadra. O ce l’ha o non ce l’hai. La Juve ad esempio ce l’ha, ma è una cosa insita nel suo DNA. A parte  i due ultimi campionati, ma ci può stare in oltre 100 anni di vita".

Proprio la personalità è una caratteristica che non manca di certo ad Antonio Conte

“Lui ha portato la sua personalità e l’ha messa al servizio dei giocatori. Il modo di gioco più o meno è lo stesso degli altri, il suo merito è quello di mettere bene la squadra in campo sotto l’aspetto mentale. Gioca come giocano gli altri più o meno, il problema è mettere la squadra in campo sotto l’aspetto mentale. È una caratteristica importantissima per un allenatore, guardate Mourinho: ha vinto tutto perché è un grandissimo motivatore,  ma se guardiamo bene sotto il profilo del gioco non ha portato niente di nuovo, anzi, all’Inter faceva il buon vecchio catenaccio!”

Dall’altra parte c’è Devis Mangia che sta facendo bene a Palermo, piazza che lei conosce

"Ha avuto questa occasione e per ora sta andando bene. Noi tutti abbiamo accolto questa novità con simpatia, come giusto che sia. Ma prima di dire che un allenatore è bravo bisogna aspettare, non bastano 10 partite. Certo, a Palermo non è facile e Zamparini è un presidente particolare. Io posso dire di essermi trovato bene a Palermo anche perché il presidente stava abbastanza lontano (ride). Avevo preso la squadra in corsa che era molto distante dalla promozione e l’ho portata a un passo dalla Serie A, perché ero riuscito a motivare la squadra, che era molto forte. Per questo ribadisco che un allenatore dev’essere bravo a motivare”.