ESCLUSIVA TJ - Gigi De Canio: "Ecco come Conte è diventato allenatore. A gennaio attacco da sfoltire, per acquistare un campione"

L'artefice del primato in classifica della Juventus è, senza dubbio, Antonio Conte. Infatti il mister juventino ha saputo trasmettere grinta e temperamento ad una squadra reduce da stagioni deludenti. Inoltre il tecnico leccese ha impresso nella compagine bianconera il marchio e la mentalità vincente dei tempi in cui vestiva la maglia della Vecchia Signora. TuttoJuve.com ha deciso di scoprire meglio le caratteristiche e gli inizi del Conte allenatore. Per farlo abbiamo intervistato in esclusiva colui che lo iniziò alla carriera da allenatore ovvero mister Luigi De Canio.
Mister, che impressione le ha fatto la Juventus nella vittoria contro l'Inter?
"Non c'è dubbio che quest'anno la Juve stia lavorando davvero bene. I risultati e la classifica lo testimoniano. Non so però se il grande lavoro svolto possa bastare per colmare il gap con il Milan, che ritengo la vera pretendente numero uno allo Scudetto".
Dunque i tifosi bianconeri dovranno accontentarsi di un piazzamento Champions?
"La Juventus sicuramente è inferiore alla grande Juve del passato. I bianconeri non sono infarciti di campioni come accadeva qualche anno fa, tuttavia grazie alla determinazione, alla corsa e alla voglia di vincere i giocatori juventini stanno dimostrando di poter lottare per le primissime posizioni".
Merito di Conte?
"Conte sta operando benissimo. Il merito principale di Antonio è quello di aver ridato un'identità alla squadra. Oltretutto è riuscito a infondere ai giocatori la mentalità vincente, che l'aveva accompagnato da giocatore. Tutte queste caratteristiche, congiunte all'intensità di gioco che i bianconeri sprigionano nei novanta minuti, mi fanno ritenere Conte l'artefice principale di una Juve da corsa per il titolo".
Lei poi lanciò Conte come allenatore ai tempi del Siena...
"Sinceramente credo che non ci si possa improvvisare allenatore. Antonio Conte è nato allenatore. Io gli ho semplicemente dato l'opportunità di iniziare ad intraprendere questa professione, inserendolo nel mio staff al Siena. Antonio sin dagli inizi era caratterizzato da una grande determinazione e convinzione in quello che faceva. Sono contento di quello che sta ottenendo alla Juve".
Si aspettava che Conte arrivasse in così pochi anni a guidare la Juve?
"Nel calcio serve sempre un pizzico di fortuna, ma Antonio ha dimostrato di meritarsela tutta. In questi anni ha fatto benissimo e ha tanti meriti nelle promozioni di Bari e Siena. Inoltre anche alla Juve sta facendo un grande lavoro, che forse gli è costato qualche punto contro Chievo e Bologna, ma alla lunga pagherà con i risultati. Conte è l'uomo giusto, per riportare la Juve ai grandi fasti del passato. Senza nulla togliere a chi lo ha preceduto, credo che sia il miglior allenatore che la Juve ha avuto negli ultimi anni".
In vista di gennaio poi si parla di possibili innesti in casa Juve...
"Ecco: se arrivasse un campione i bianconeri potrebbero fare l'ultimo salto di qualità, anche se prima forse bisogna sfoltire l'organico".
Si riferisce al parco attaccanti vero?
"Certamente. Credo che sette attaccanti in rosa siano troppi, oltretutto per una squadra che disputa una sola competizione. Così tanti giocatori offensivi, molti dei quali addirittura inutilizzati, comportano solamente un esborso economico per la società, che poi impedisce alla società di acquistare i giocatori che servirebbero per fare il salto di qualità".