La Lanterna Verde - Non basta una (sofferta) vittoria a cambiare una stagione, o forse sì?

La Lanterna Verde -  Non basta una (sofferta) vittoria a cambiare una stagione, o forse sì?
Oggi alle 08:59Il punto
di Redazione TuttoJuve

Non basta una (sofferta) vittoria a cambiare una stagione, o forse sì?

La Juventus non aveva mai vinto in terra norvegese. A dire il vero, ha rischiato di non farcela neppure questa volta ma, alla fine, la tanto agognata vittoria è giunta. Tre punti che tolgono tanta pressione dalle spalle di Spalletti e, soprattutto, della squadra che, almeno per qualche giorno, godrà di momenti di pura serenità. Attenzione, sabato si torna già in campo. Arriva il Cagliari e, ovviamente, bisognerà dare continuità a quanto espresso a Bodo. Chiaramente, non basta una (sofferta) vittoria a cambiare una stagione, giusto? Beh, insomma…
A volte, basta poco per svoltare. La Vecchia Signora ha rischiato grosso con il Bodo/Glimt. Poteva pure perdere la gara. Tuttavia, alla fine, è tornata a casa con tutto il bottino e con tre giocatori ringalluzziti, ossia Openda, David e Yildiz.
Il primo è tornato al gol dopo oltre 200 giorni di attesa (non segnava dallo scorso aprile quando giocava ancora nel Lipsia). Il secondo ha siglato la rete della vittoria, non male per uno che a gennaio avrebbe dovuto fare le valigie (non le farà). Infine, il giovane turco è uscito dalla lampada magica, ricordando a tutti perché è il miglior giocatore dell’attuale rosa bianconera. Tutti e tre avevano un gran bisogno di questa enorme iniezione di fiducia. Il più felice di tutti è Spalletti che, in un sol colpo, si ritrova con tre attaccanti super motivati e convinti che il peggio sia alle spalle. Se a questo aggiungiamo che Vlahovic, Conceiçao e Zhegrova sono altrettanto motivati, ecco che il panorama si fa interessante.
Per non gettare tutto alle ortiche serve fare una sola cosa: continuare a vincere. Al momento, onestamente, poco importa come si arriva al successo, ciò che conta è arrivarci. Prima il Cagliari, poi l’Udinese in Coppa Italia. Due partite che potrebbero dare ancor più valore al successo, in extremis, sul sintetico del Bodo/Glimt. Nessun fraintendimento: la guarigione completa è lontanissima, così come l’idea di un gioco “da grande squadra” ma, dopo tante uscite anonime, finalmente un sussulto che profuma di vero orgoglio.
Spaletti ha ribadito che stravolgere tutto non avrebbe senso e, in effetti, è una decisione saggia. Forse, a questo gruppo di giocatori, serve solamente capire che non sono poi così scarsi come li dipingono. Non avremo gente come Yamal o Estêvão ma uno come Yildiz non sembra tanto male quando decide di allacciarsi a dovere gli scarpini. Proviamo a crederci. Forse, tra qualche mese, ci ricorderemo della vittoria a Bodo, quella che ha dato il via alla rinascita della Vecchia Signora…