Ori a RBN: "Il ritorno di Agnelli alla Juve? Cosa cambierebbe? La società è sempre la stessa"
Da oggi 20 novembre, la squalifica inflitta ad Andrea Agnelli è ufficialmente terminata. L'ex presidente della Juventus si è visto costretto a scontare una squalifica complessiva di 34 mesi: 24 per il filone relativo alle plusvalenze e ulteriori 10 per quanto concerne l'inchiesta relativa alla manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club. D'ora in avanti però, potrà tornare operativo nel mondo del calcio sia in ambito nazionale che internazionale. Ne abbiamo parlato insieme a Nino Ori durante RBN Cafè su Radiobianconera. "Immagino che abbia i fatti suoi e non credo che gli possa importare di tornare alla Juventus adesso, ma ad ogni modo: cosa cambierebbe? Un dirigente è un dirigente, la società è sempre la stessa dal 2010, a maggio 2010 John Elkann e lo nomina Presidente e gli va bene trovando un gruppo di dirigenti di un certo tipo. Negli anni successivi però non è sempre andata così bene, da quando è andato via Marotta. Non è andata bene con Paratici, con Arrivabene, con Giuntoli e vedremo adesso con Comolli. Il Presidente non conta nulla, la società è sempre la stessa che non si è mai fatta rispettare.
Quando c'era la Triade ci facevamo rispettare? Parlano ancora del fallo di Iuliano su Ronaldo e sono passati 30 anni oramai. Basta dare adito alle leggende calcistiche. Abbiamo visto una società disattenta in questi anni? E' la stessa con cui abbiamo vinto 9 scudetti consecutivi".
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