DA ZERO A DIECI - ZERO GOL PER UN APPROCCIO DA DIECI
Tornare in campo dopo oltre novanta giorni era difficile, molto complicato ma per la Juventus nei primi trenta minuti e’ sembrato come se il tempo non fosse passato. Con il passare del match, però sono venute fuori le scorie della inattività ed i bianconeri hanno anche rischiato qualcosa nonostante avessero l’uomo in più.
ZERO - Come le reti segnate e quelle subite, avevamo detto che era fondamentale non prendere gol e così e’ stato, la prova difensiva anche se difficile da valutare per la mancanza di attaccanti del Milan, e’ stata buona.
UNO - a Rebic, rovina la sua partita e quella del Milan, un intervento che poteva fare molto male, “pazzia”.
DUE - come i rigori sbagliati da Ronaldo in bianconero. Accade di rado e sempre senza conseguenze per la squadra, speriamo continui cosi.
TRE - come i cambi in una volta di Maurizio Sarri. Lo ammette lo stesso allenatore, “ un azzardo” che il toscano definisce in altro modo. I tre giocatori non incidono, anzi finiscono per fare peggio.
QUATTRO - a Rabiot, al limite dell’indisponente. Il francese entra lento e molle, ci vuole ben altro per una maglia da titolare.
CINQUE - alla poca prolificità. Tante occasioni ma anche tanti errori sotto porta. Con una tale mole di lavoro non si può finire la gara in pareggio.
SEI - a Pjanic ed al centrocampo. Gara ordinaria da parte de bosniaco, importante averlo rivisto in campo dopo le tante voci di mercato. Sei a Ronaldo, sbaglia il rigore ma se lo procura anche, lo aspettavamo più in condizione ma va bene così.
SETTE - a De Ligt. L’olandese gioca ancora una volta un’ottima partita, il migliore dei difensori, poche sbavature ed alcune chiusure di ottimo livello, “non si e’ mai fermato”.
OTTO - a Donnarumma. Il migliore dei suoi, almeno quattro parate di altissimo livello. Siamo sicuri che non abbia toccato il rigore di Ronaldo sul palo?
NOVE - al Bentancur del primo tempo. Un approccio perfetto per il centrocampista. Pressa, lotta, imposta e si inserisce pure, cala nella ripresa ma è il giocatore su cui partire per il centrocampo di domani.
DIECI - all’approccio iniziale della Juventus, dopo un minuto e mezzo bellissima azione, poi tutta una serie di giocate e dominio per mezz’ora, la Juve che ci piace che tuttavia deve essere anche cinica e non solo bella.