Juve da brividi a Bodo

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di Redazione TuttoJuve

Yildiz entra e cambia la partita: la Juventus ritrova il successo europeo a Bodø.
Nella gelida notte norvegese, la Juve sfiora il tracollo, rischia di dire addio alla Champions League, ma nel momento più critico ritrova il talento del suo numero 10. Kenan Yildiz, entrato a inizio ripresa, trascina i bianconeri alla vittoria con una prestazione totale: dribbling, accelerazioni, assist e giocate di qualità che ribaltano il match e firmano il preziosissimo 3-2 finale.

Il gioiello turco, inizialmente in panchina, racconta: «Prima della partita non sapevo che non avrei giocato, ma questa è stata la decisione del mister. Quando sono entrato volevo solo dare il massimo per la squadra. Sono tre punti molto importanti». E importanti lo sono davvero: grazie al successo, la Juventus sale a 6 punti dopo cinque giornate e rientra nel gruppo delle ventiquattro squadre virtualmente qualificate ai playoff del maxi-girone europeo.

Ora servirà completare l’opera nelle ultime tre sfide contro Pafos, Benfica e Monaco, per superare il primo snodo decisivo della stagione. La Signora può comunque sorridere: nella notte più delicata ritrova i gol degli attaccanti. Openda si sblocca dopo 228 giorni e 24 partite, mentre David torna al gol dopo tre mesi e firma la rete decisiva nel recupero. Fondamentale anche il sigillo di McKennie.

Nel primo tempo la Juve crea ma spreca, e una distrazione difensiva su calcio d’angolo permette al Bodø di colpire con Blomberg. Troppi errori tecnici — 21% di passaggi sbagliati a metà gara — complicano la manovra bianconera. La svolta arriva con l’ingresso di Yildiz: cambia ritmo, cambia la fiducia e cambiano soprattutto i gol. Brividi nel finale per il rigore del momentaneo 2-2 di Cabal, ma ci pensa David a chiudere la rimonta.

A fine partita, Luciano Spalletti sottolinea l’importanza del risultato: «Sarebbe stato un peccato non portarla a casa dopo quello che abbiamo fatto nella ripresa. È una vittoria fondamentale, meritata dai calciatori e dedicata a noi stessi e ai tifosi». Il tecnico aveva scelto il turnover per affrontare freddo estremo e necessità di energie fresche: cinque cambi rispetto alla gara di Firenze, con Perin in porta, Conceição e Openda in attacco e l’impiego di diversi giovani.