Formazione rivisitata e rischi calcolati: Spalletti testa le alternative

Formazione rivisitata e rischi calcolati: Spalletti testa le alternative

Come riferisce Corsport, la  Juventus non può affidarsi sempre agli stessi giocatori. Spalletti ha scelto di cambiare tanto, forse troppo, per valutare le alternative in una trasferta difficile e su un campo insidioso.

Adzic non è mai entrato davvero in partita. Cambiaso, McKennie, Miretti e Openda hanno sofferto ritmi e rimbalzi del sintetico norvegese, commettendo errori e imprecisioni.
L’unico a viaggiare con naturalezza nei primi minuti è stato Francisco Conceição, brillante nel gestire il pallone, creare occasioni e muoversi con eleganza sul fronte offensivo.

La Juventus è rimasta compatta a centrocampo solo per i primi 20 minuti. Poi il Bodø/Glimt ha alzato ritmo e intensità, imponendo il suo classico gioco corto fatto di triangoli, tocchi rapidi e inserimenti continui.
Berg, regista della nazionale norvegese, ha dettato i tempi. Blomberg e Määttä hanno messo in difficoltà Kalulu e Cambiaso, sfruttando la maggiore familiarità con il sintetico.

Il gol del Bodø era nell’aria e infatti è arrivato su corner: colpo di testa di Hogh e tap-in decisivo di Blomberg sul secondo palo.

La scossa di Spalletti: Yildiz cambia tutto e la Juve ribalta il match

Nell’intervallo Spalletti si fa sentire. La Juve rientra con un altro spirito, trascinata proprio dall’ingresso di Yildiz al posto di Adzic.

In tre minuti arriva il pareggio: tiro del turco deviato e Openda interrompe un digiuno che durava da aprile.
La Juve dilaga: gol annullato a Miretti per fuorigioco di Openda, poi un’azione magistrale di Yildiz porta al cross perfetto per il colpo di testa di McKennie del 2-1.

Finale arroventato e colpo decisivo di David

Il Bodø non si arrende e trova il 2-2 su rigore trasformato da Fet dopo un’ingenuità di Cabal.
Ma la Juventus non molla: Yildiz si inventa un’altra accelerazione devastante, Haikin respinge e David ribadisce in rete, firmando il colpo del definitivo 3-2.

Una vittoria di carattere, coraggio e qualità: uomini forti, destini forti, soprattutto al Circolo Polare Artico.